mercoledì 24 ottobre 2007

Un po' troppo facile fare gli eroi a distanza... O no?

Vorrei intervenire in difesa di chi non se la sente di agire in prima persona quando assiste ad una scena di violenza e/o di sopruso in generale. Vorrei quantomeno che non si facessero accuse gratuite.
Ma a voi, accusatori, e' mai capitato di affrontare personalmente una situazione in cui adrenalina e paura sono dominanti? A voi e' mai capitato di affrontare la follia e di sentirvi disarmati e semmai impauriti?
E' bello parlare di coraggio, riempirsene la bocca: ma facciamo attenzione alle reali possibilita'.
Io leggo su Metro(che a mio avviso ha dichiaratemente avuto spesso un atteggiamento sensazionalista pur essendo filo-moderato, come del resto il "giornale" fa quotidianamente anche se faccio fatica anche solo a prenderlo in considerazione) un'accusa in prima pagina a chi non e' intervenuto di fronte ad un pestaggio di un fascista di una ecuadoriana in metro' a Barcellona. Poi cerco nella foto chi avrebbe potuto intervenire e non lo fa. E non trovo obbiettivamente nulla che mi dimostri il disinteresse che il titolo sembra voler evidenziare. Allora penso: quando c'e' un accusa di disinteresse, perche' c'e' nella frase "nessuno alza un dito", si fa un processo alle intenzioni, gia' di suo sbagliato -per me-, e quando comunque si accusa di vigliaccheria bisogna anche pensare allo spirito di autoconservazione, che e' cosa umana! Facile per il cardinale Borromeno sgridare Don Abbondio!
Io credo che tendenzialmente il prossimo possa e voglia aiutare il suo di prossimo (provate ad accostare e a chiedere un'informazione quando siete in macchina, la gente che non si sente in pericolo si prodiga per dare tante, a volte troppe, indicazioni), o provate ad osservare un incidente (se capita, ma sara' capitato dai) quanta gente mette mano al telefonino per chiamare subito soccorso per voi.
Mettere a repentaglio la propria incolumita', quando a casa ci aspetta qualcuno che fa conto su di noi, non e' cosi' semplice. Eroico chi agisce, spesso in modo stupido anche, ma non disumano chi si fa paralizzare e da i suoi calcoli e dalla sua paura. Lo dico veramente convinto: massimo del rispetto a chi agisce, a chi evita, a chi punisce anche (questa e' un po' estrema da digerire) il malfattore, massimo-del-rispetto. Ma prendersela con chi non lo fa, con un bell'atteggiamento tronfio da giudice facilone mi da' fastidio. Almeno, questo e' quello che ho pensato quando ho visto quel titolo questa mattina.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi è mai capitato di trovarmi in una situazione simile, perciò non so che cosa farei. Credo dipenda molto dal momento: di solito sono una persona piuttosto "interventista", ma è una situazione troppo particolare per metterci la mano sul fuoco.
Per quello che hai scritto da me: avrei dovuto scrivere molte cose per giustificare quella precisa posizione. Di nodi ne ho fatti tanti, idem compromessi, rinunce e altri gesti di estrema comprensione per le esigenze dell'altro (e degli altri). Stavolta non riesco. Il nodo è fatto dalle due parti della corda: in questo momento sono da sola.
Buona giornata!

JJ ha detto...

Leggendo la notizia ho pensato a me che faccio il brillante per strada:
- faccio notare al maleducato l'invasione del mio territorio;
- magari l'automobilista che prova ad investirmi sotto casa, sulle strisce;
- oppure il coglione che mi travolge in metropolitana e pretende da me le scuse;

e mi sono immaginato con un coltello in pancia...

che brutto il mondo quando ti senti Don Quijote...

Enjoy!
JJ

Unknown ha detto...

Già e che paura se ti trovi a fianco del tuo ragazzo che si comporta così e cerchi di portarlo via da eventuali guai perché non sai mai che cosa ha in tasca chi hai di fronte
Sono d'accordo con te Rampo...
Ciao
Simona

Rampo ha detto...

Eh eh, l'atteggiamento del "lascia perdere che non sai chi incontri" di chi ti sta affianco lo conosco benissimo... Grazie anche per il vostro punto di vista!

Anonimo ha detto...

a me è capitato di trovarmi in presenza di risse e di pestaggi. mi è capitato da ragazzo e mi è capitato da adulto. mi è capitato, ahimè, decisamente troppe volte.

non tutte le volte, ma spesso sono intervenuto.

non tutte le volte, ma spesso, a fronte del mio intervento la folla degli astanti mi ha guardato senza muovere un cazzo di dito. devo ammmettere che una volta in cui uno dei "partecipanti" ha urlato "ha un coltello, ha un coltello!", non l'ho presa bene....ma non me ne sono andato neppure allora.

ora che la gente non prenda l'iniziativa può anche starci ma che non collabori neppure quando il culo ce lo mette un altro mi è spesso parso troppo. cosa ci voleva a raccogliere la tipa con la faccia sfatta a schiaffoni mentre io ero alle prese col tipo che l'aveva presa a pugni e calci sino a quel momento? cosa ci sarebbbe voluto?
mettersi in gioco? la gente vuole vedere belle partite, non giocarle!

adesso, oggettivamente, con la bimba Gaia a casa, forse qualche problema in + me lo porrei. non so cosa farei e spero di non ritrovarmi mai nella situazione che me lo farà scoprire, ma non penso che starò in un angolo. spero di non farlo, almeno.

non accuso nessuno, ma devo dire che almeno un po' di disprezzo per chi, magari non intervenendo fisicamente, non ha neppure detto nulla, devo dire che lo provo. e all'epoca ne ho provato veramente tanto!
e mi chiedo loro, gli spettatori, cosa penseranno quando saranno loro le vittime di un imbecille e gli altri presenti guarderanno senza neppure chiedere di smetterla.