martedì 28 luglio 2009

Stramaledetto, ti venisse un crampo al c#lo.

Certe volte la gente e' stronz@. Non si puo' non ammettere che per il prossimo, il prossimo, non conti quello che a Genova chiamano un beneamato belino.

Dovevano venire a visitare casa, stasera. Dovevano.

2 ore emmezza di pulizie feroci, ieri in notturna, uscita dal lavoro solo alle sei, con tutte le conseguenze del caso, stasera, e mi telefona la tizia della agenzia per dirmi che e' passato di qui, ha visto che da fuori non gli piace (perche' poi?) e se ne e' andato...
Sgrunt. Ti venisse un po' di bene signor Giovanni di staminchi@.

Ma l'educazione? Aspettare la persona con cui hai appuntamento? Scambiare due chiacchiere, un punto di vista? Boh. La popolazione mondiale deve essere rieducata, o decimata.
Cosi' non si puo' andare avanti.

'ncul.

domenica 26 luglio 2009

Caspiterina!

Ho approfittato del prelievo del gattosio da casa, da parte della mia separata meta', per comprare da Mediaworld (non conoscevo ancora l'indirizzo della biblioteca comunale, quindi il centro commerciale mi sembrava una buona meta' per evadere dall'incombenza), una "macchinetta" Canon a470, da 7 megapicsi, per vacanze e scorribande.
Commento: ullalla'. Ma come? 79 euro e posso scegliere esposizione e tempo di apertura? Punti di messa a fuoco automatici ma visualizzati pre scatto?? MACRO?!?! Gli ASI?!?!! Non immaginavo che un attrezzino da cestone mi consentisse un po' di arte fotografica (per le mie limitatissime capacita') e tanto spazio di manovra. Sono quasi shockato dal progresso in questa materia in cosi' pochi anni.
Ullalla', allora, ullalla'.
Tra l'altro quando piove sfig@, piove. Ieri ho scoperto che il bancomat mi si e' fritto e ho dovuto pagare con mon-CC anche un libercolo sulle piste da mountain bike in Lombardia. Ci andro' con l'aratro, appena la verdona riparte. E con Samuel, fedele compagno di mille avventure. Palude del Brabbia la prima meta. Attendo le cartine dettagliate, per scoprire qualcosa che forse torni a dare un senso a tutto questo disegno.

(Allego i test in treno, ieri pome, della "macchinetta").

giovedì 16 luglio 2009

Ventisei trentesimi.

Questo numero, frazione propria del tutto rispettabile, e comunque piu' rispettabile della figura fatta al mio esame, lo riconosco, chiude il mio quarto anno di giurisprudenza.
Anno iniziato da coniugato quasi felicemente e concluso da separato in attesa di omologa del tribunale. Vorra' dire qualcosa? Dico di tutto questo impegno per il secondo lavoro della laurea?
Beh se tutti gli uomini che bevono acqua muoiono, l'acqua e' un veleno mortale: col che voglio dire due cose. Primo che la logica e' diabolica: nasconde delle insidie, la seconda e' che la birra uccide meno dell'acqua. Quindi: viva la birra.

A parte queste simpatiche distorsioni sono contento di potermi finalmente concentrare sul lato oscuro della mia esistenza con tutte le mie energie.
Ora si' che posso autocommiserarmi a tempo pieno, o quasi. E continuare a farmi le stesse domande senza risposta senza essere interrotto da riflessioni sulla causalita' della colpa nell'omicidio colposo nel settore medico o del lavoro (era l'esame di Penale Progredito...).

Ecco quindi un paio di CD di Obituary e Children of Bodom per accompagnarmi in questa discesa negli inferi spuntare dal mio zainetto zuppo del primo pomeriggio milanensis, passeggiato in Duomo a temperatura folle.

Ora si' che posso incazz@rmi per la moto che e' ancora in riparazione.

Ora si' che posso cercare di consolare mia sorella per la perdita del suo cagnolino di 17 anni.

Ora si' che posso pensare che avrei voglia di passare le vacanze in un pozzo artesiano.

Fu#k. Periodo di m.

Passera'.

lunedì 13 luglio 2009

Fade to black













Life it seems will fade away
Drifting further every day
Getting lost within myself
Nothing matters, no one else

I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free

Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly lost, this can't be real
Cannot stand this hell I feel

Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness taking dawn
I was me but now he's gone

No one but me can save myself
But it's too late
Now I can't think
Think why I should even try

Yesterday seems as though
It never existed
Death greets me warm
Now I will just say goodbye

mercoledì 1 luglio 2009

Cronistoria di una sfig@ annunciata.


E' arrivata la moto. Qualcuno l'ha fatta cadere prima che io la potessi vedere: fiancatina rotta, paramani rotto, pedalino che ostacola il kickstarting.
Ingolfata come uno stomaco di blogger ad una festa di capodanno.

Dio che palle.

E mi vogliono vendere che forse e' colpa mia, o del venditore che l'ha caricata male alla tnt, che c'e' un altro call center da chiamare perche' loro non si occupano direttamente dei danni fatti, solo dei pagamenti con cartadicredito.

Dio che palle.

E mi dicono di non ripararla: che devono vedere prima loro (quando? chi? Come???) semmai se pagarmi qualcosa, bonta' loro.

Dio che strapalle.

Quindi ho il mezzo, che mezzo non fa perche' ammaccato e imbolsito.

Avrei voglia di piangere o di spaccare qualcosa, perche' anche la via di fuga che avevo individuato per scappare, vento tra i capelli (metafora piu' che mai) da questo vuoto che mi assorda e' sbarrata. A doppia mandata.

Boh aspettiamo. Aspettiamo cosa? Boh, aspettiamo.

Third & long

Sergio e' entrato nel mondo dei bloggers. Si trova qui.
Benvenuto :)