martedì 31 luglio 2007

Stairway to Eden


Ecco. E' andata anche la Eden, riconata Celestion. La cassa per la testata del mio bassone. Venduta. E con lei parte dei sogni di riuscire a fare le cose sul serio, almeno per una volta, almeno con un po' di impegno e con qualche traguardo da raggiungere, dai, che non fosse solo il pezzo da concludere alle prossime prove. Bah, almeno cosi' credevo io all'inizio. Vabbe'.
Il punto pero' sono le conclusioni delle "fasi", nella vita. Cioe' la chiusura, anche in questo caso ormai suggellata, dei periodi in cui tutto ha scalato tra le proprie priorita', per fare spazio a quel pensiero fisso, a quell'impegno principale, a quella passione dirompente. Cosi' e' stato per la chitarra, per le moto, per la scrittura, e solo per dire dei primi che mi vengono in mente.
Cosi', as usual, mi interrogo sull'utilita' e sull'opportunita' di tanta energia spesa, per rimanere con il biblico (sara' biblico, poi?) pugno di mosche. A-ri-boh. Forse e' il 'mentre' la risposta. Il viaggio, non la meta. Il sapore del sogno e del sale che dà alla vita, almeno fino a che non ne subentra un altro: e via di sogno, e via di sale. Yoohoo.
Ricordo che quando sono andato a ritirarla a Fidenza, nel primo viaggio in macchina con la Katina appena ritrovata, il ragazzone proprietario della cassa, dopo avermi sentito fare qualche riff dei Maiden (beh allora le mani erano parecchio in forma, non c'e' che dire) mi aveva chiesto candidamente "ma tu sei qualcuno di famoso?". LoL. Certo come no, mi chiamo Steve Harris, ma tu puoi chiamarmi Steve: vieni a trovarmi a Londra che andiamo a vedere il West Ham insieme! Bellissimo. :). E vabbe'. A-ri-vabbe'.
Ora rimane l'swrrino da 15 (30?) watts per suonacchiare in cameretta dopo cena, come quando ero un ragazzotto e i miei mi chiedevano di abbassare il volume, per sentire il telegiornale. Muah ah. Che ridere.

mercoledì 25 luglio 2007

Some freshness


Un po' di poesia. Almeno: io ci vedo un po' di poesia in questi ricordi. Ieri sera e' successo che ci siamo messi, io e la Kat, a raccontarci un po' delle "frescacce" che ci hanno raccontato da bambini, confidando su quella che non e' nemmeno sospensione dell'incredulita' (perche' in effetti l'incredulita' non e' nemmeno mai sopravvenuta! :))
Non so come , o forse lo ricordo solo vagamente, sia iniziato il discorso: forse dal cicatrene, che e' una polverina che si usa sui taglietti (o mamma, troppi diminutivi?). Io mi sono ricordato che da piccolo mio padre la chiamava (o meglio chiamava l'avo della magica polverina) "polvere di pirimpimpim", che dopo una ricerca su google, quasi trent'anni dopo, ho scoperto essere il titolo di un'operetta. Altro non mi e' dato di sapere al momento attuale.
Da quello e' stato facile, e piacevole, scivolare sull'argomento della "fregnaccia", in particolare sul ricordo di quando, trascinati in auto per ogni dove su chilometri di nastro asfaaltato, sempre mio padre mi diceva (o forse mi confermava?) che le righe gialle ai bordi della strada erano fatti con le uova - ma quante ne hanno usate, papa'? -, o di quando ci inquietava affermando che nella nutella c'era l'ingrediente segreto, ma che se l'avessimo conosciuto, poi...
Che tenerezza, dai, tanta ingenua dabbenaggiane.
La Kat dal canto suo, mi ha raccontato che quando da piccola chiedeva alle sorelle piu' grandi, quando acquistavano gli assorbenti, della funzione che avessero, si sentiva rispondere che erano solo dei fazzoletti piu' morbidi e non capiva perche' non potesse usarli anche lei, se erano davvero piu' morbidi, poffarbacco.
Beh tutto questo vuole essere un invito per il lettore ad appendere di seguito un suo ricordo di presa per il cul(t)o dei grandi, tanto per trascorrere con un sorriso qualche minuto di questa Estate troppo (ma davvero, tziobe'!) calda.

venerdì 20 luglio 2007

E ancora oggi parlano di democrazia violata...


Ancora oggi parlano di democrazia violata i "moderati" e difendono una NON istituzione NON democratica come il g8 (voi l'avete mai votata? ero ammalato io quando c'e' stato il suffragio universale universale?) che si siede intorno ad un tavolo e decide per i destini del mondo, tutto. Pochi per tutti. Chiaro il concetto? Monete, libero mercato, libero sfruttamento di cio' che non e' proprio.
E i cattivi sono quelli che non vogliono stare a guardare, che ritengono ingiusto il naturale diritto dei pesci grossi di divorare i pesci piccoli. Questione morale, irrisolvibile. Che vengono esclusi dal tavolo della discussione e cercano di arrivarci sfondando i cordoni della polizia. Come fossero li' per fare battaglia con la polizia o con i carabinieri (armati contro disarmati? E chessono? Fessi???) e che, ma dai?, sarebbero ben felici di poter passeggiare in scarpette da ginnastica fino ai saloni di marmo per obbiettare, a parole, sull'opportunita' di tale, solare, sopruso mondiale. A parole, si'. Le zone rosse sono una provocazione bella e buona, e non ci si puo' aspettare che alle provocazioni non si risponda, nel bene o nel male. Questa spirale assurda andrebbe tagliata all'origine: la sede per una discussione sui destini del mondo deve essere un parlamento mondiale, aperto e democraticamente eletto, e questo lo dico a chi vuole dare lezioni di democrazia difendendo lo stato attuale delle cose.

E' facile (lo e'?) trovare tutta la documentazione che si vuole sulla violenza e sulla violazione dei diritti umani (cito Amnesty International) di Genova, 2001, da parte delle istituzioni italiane e piu' direttamente, delle forze dell'ordine.

E' impossibile per me dimenticare di essere stato caricato, nel corteo ufficiale (!), senza aver nemmeno alzato un sassolino o di essermi visto fare il dito medio da un poliziotto, tanto lui era dalla parte del giusto, era legittimato a fare tutto quello che poteva per contenerci, compreso evidentemente, insultarci, torturarci e diffamarci, a quanto pare.

E ancora oggi parlano di democrazia violata, con l'anti-g8.
E io, ancora oggi, me ne sento nauseato.

giovedì 19 luglio 2007

Chavez...?


Ecco un dubbio fresco fresco, su cui sto rimuginando da qualche settimana per i motivi vari di cui diro' tra poco.

Chavez, Venezuela. Un mito? Un orco?
C'e' chi risponderebbe tutto e il contrario di tutto su Fidel Castro, ben piu' noto (e quindi controllabile?) del primo di cui sopra, quindi figuriamoci i cori su questo, decisamente piu' sconosciuto. (Davvero meno controllabile???)

Ora le piccole premesse. Quando ero in vacanza in Sicilia ho rivisto dei parenti, il fratello di mia suocera e signora, conosciuti al mio matrimonio come gli zii appena arrivati dall'America, che hanno vissuto in Venezuela fino a poco tempo fa. Lei, loro, decisamente ma decisamente ma decisamente filo-clericali e religiosi - da preghierina prima di pranzo. Va bene. De gustibus.
Il fatto e' che proprio da loro ho sentito dire, con vera acrimonia, peste e corna di Chavez. Addirittura che pensano di tornare in Venezuela quando non ci sara' piu'.
Punti persi per lui, c/o me. E con la mia ignoranza tiracchiato da una parte con veemenza.

Ieri invece mi e' capitato di acquistare il lavoro, l'ultimo, di Zulu dei 99 posse, megamito per il sottoscritto. Sul CD c'e' un pezzo chiamato Chavez, dove si esalta la grandezza di un uomo che nazionalizza (traduco: toglie a pochi per ridare a tanti, a tutti) il petrolio prima ancora di risalire al potere, democraticamente eletto dai piu' poveri.
Ostia. In Sudamerica. Non e' mica da poco.
Punti guadagnati, e tanti. Cosi', con la mia ignoranza rimodellata, sono stato tirato dall'altra parte, sfilacciato e ricaduto nell'imbarazzo e nel dubbio. (Credo che addirittura lo abbia citato nel bene Beppe Grillo, ma puo' darsi che sia stata la mia immaginazione a ricomporre casualmente pezzi di pensieri. Quindi sul sostegno di quest'ultimo meglio soprassedere).

Cosi' ho provato ad indagare: qui si legge qualcosa di quest'uomo.
Si smonta il clamore della sua prepotenza sulla stampa antagonista, e la sua propaganda e forse lo si fa per motivi di parte. E cosi' il cerchio non si chiude. Ancora.

Mi viene da pensare che si parli di un uomo, con tanti ideali, e con tanta incapacita' di costruire una politica totalmente non liberticida. Pronto a ricadere nei soliti errori del passato, e a macchiarsi e a macchiare tanto di buono con altrettanto di cattivo. Spero che non sia cosi'. Vorrei conoscerlo meglio, vorrei conoscere il suo operato.
Vorrei sapere che se consiglia di leggere Chomsky mentre fa un discorso (altra ricerca in rete, facile facile, dai) lo fa credendoci, e vorrei potermi congratulare con lui per essere arrivato li' contro cia, usa, e i soliti affaristi assassini delle multinazionali che proteggono. Quanto, ma quanto lo vorrei. Mi date una mano con carrettate di informazioni? Ho bisogno di sapere.

mercoledì 18 luglio 2007

Da bon?!


Dello spettacolo di Beppe Grillo, che merita un ringraziamento e mille appplausi anche solo per fare quelle ricerche che i giornalisti si "dimenticano" sempre piu' spesso di fare, e per l'animo che mette nel "tentativo" di diffondere le notizie che ricava, mi vengono in mente un sacco di spunti di ricerca.
Chissa' perche' ma il primo riguarda la bayer: faceva parte di una societa' tedesca che produceva lo ziklon b, quello usato per uccidere milioni di ebrei nei lager.
Qui lo dice anche wikipedia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bayer


Tra l'altro pare che abbiano anche inventato l'eroina. [...].

Vabbe' che oramai alzare bandierine sulle mostruosita' delle nestle' o della cocacola o di macdonalds vuol dire solo farsi additare come soliti no global - andate a lavorare, ma io non mi arrendo. Chi se ne frega di chi si sente sopra e poi ne vive immerso. Io preferisco dire no (come diceva Vasco).
E quindi tanto vale suggerirvi di leggere il link e di provare a farci qualche riflessione.

lunedì 16 luglio 2007

Some diary...


Ed ecco un post molto diarioso. Ho passato un weekend davvero relaxante, dai. Di quelli pieni di piccoli impegni, ma che profumano cosi' tanto di recente rientro dalle vacanze, che comunque ti fanno stare bene. Ho inoltrato una domanda per insegnare alle serali delle superiori (l'insegnamento e' sempre stato una specie di pallino nella mia mente), abbiamo comprato l'olio da dare al tavolo da giardino e i guanti per farlo (taglia di mia moglie...), siamo andati a trovare i rispettivi suoceri, abbiamo fatto un giro per il vicolungo-outlet e mi sono comprato due paia di jeans davvero da ggggiovane (in effetti tanta parte del mio abbigliamento deriva dai regali di mia madre, e poter esercitare il mio gusto per l'acquisto di abbigliamento, unito ai fondamentali consigli della Kat e' sempre un'esperienza, e poterlo dire a trentatre anni suonati e', comunque, un'esperienza).
Poi Chocolat, Sabato sera, che la Kat non aveva mai avuto il piacere di vedere, e qualche puntata di scrubs - 5ta serie! - hanno completato il quadro.
Beh dai c'e' stato anche il mettere le tende nella nostra camera e nella cameretta, e il procedere al montaggio del video della crociera - viaggio di nozze.
Tutto molto bello, molto pieno, denso di quella poesia che si trova solo nei weekend d'estate, dove c'e' voglia di fare e di riposarsi, e comunque va bene.
Bella history. Bella history, davvero.

Trasferimenti


Credo di aver avuto la stessa idea della blogger Paola, e anzi devo ammettere di aver voluto copiare, personalmente, le scelte di JJ per il nuovo blog. Partendo dal fatto che tiscali mi ha asciugato nel profondo ogni residuo di pazienza che si puo' avere per un blog poco efficiente, ho deciso di operarmi per migrare.
Preferisco soffermarmi un momento su questo e fare luce sul mio disagio di utilizzatore: una serie di click davvero noiosa per arrivare ai commenti ai post, un upload delle foto che funziona con la rapidita' di un carrararmato che parcheggia in Brera, l'impossibilita' di dare i propri riferimenti nei commenti ai post, commenti che poi sono moderati per default e che quindi non arrivano che in rari casi ai destinatari che non hanno decheckato l'opzione, hanno scollato a) la mia voglia di stare dietro a tutto cio' e b) (affatto meno importante) i rapporti nati tra i blogger che riescono meno facilmente a stare in contatto. Siccome poi la tiscali di cui sopra, probabilmente non riesce a stare dietro a tutte le lamentele seguite al rilascio della nuova piattaforma, fa orecchie da marcante, tanto vale chiamarsene fuori. E' gratis per loro darci lo spazio, e' gratis per loro avere un giro di frequentatori che leggono le loro pubblicita'. Ma va bene cosi, o meglio andava bene cosi', finche' funzionava. Non va piu'.
Sventolo la bandierina del dubbio e mi interrogo sulla mia impazienza: forse avrei dovuto lasciare il tempo alle cose di sistemarsi, forse avrei dovuto. Ma perche' farmi una violenza del genere? Io come dicevo di la', poco tempo fa, sono allergico ai cambiamenti dei sistemi che funzionano, figuriamoci poi in nome dell'avere piu' fronzoli a disposizione. Adios. In una parola.
Di la' mettero' il link al mio nuovo spazio e spero che gli amici, i conoscenti, i frequentanti, i natanti, i bagnanti, i committenti, i garanti, i mutuatari e chi piu' ne ha piu' ne metta, favafavetta, che mi hanno voluto leggere e parlare in quello spazio vogliano seguire il mio spostamento, io, da parte mia, cerchero' di commentare e frequentare anche chi di loro, di voi, vorra' rimanere tiscalizzato, buon per lui, ma tant'e': io mi sono trasferito. Rimaniamo in contatto?