martedì 30 novembre 2010

Causa Effetto.

Leggevo dall'elenco degli elenchi di Vieni via con me, l'intervento di Milena Gabanelli.

Elenco delle cause che incombono, quelle ancora in vita, solo quelle civili
(legge Milena Gabanelli)

Parlo sempre degli altri, e va a finire che mi fanno causa e poi si parla del fatto che ho tante cause, 30, 40, 50, lievitano. Bene questa sera le elenco, solo le cause civili, quelle penali si contano sulle dita delle due mani e quando me ne arriva una brindo (spiegherò perché).

1. Operatore telefonico H3G: 137 milioni
2. Nagib Sawiris (wind) 10 milioni
3. Cesare Geronzi 10 milioni
4. Mario Ciancio Sanfilippo (editore e vicepresidente ANSA) 10 milioni
5. Salvatore Ligresti 5 milioni
6. Antonio Angelucci 20milioni
7. Antonio Angelucci 3 milioni
8. Fondazione s. raffaele della famiglia Angelucci 5 milioni
9. Fondazione s. Raffaele della famiglia Angelucci 10 milioni
10. Tosinvest della famiglia Angelucci 6 milioni
11. Libero (della famiglia Angelucci) 5 milioni
12. stefano ricucci 10 milioni
13. Il re della carne Cremonini 12 milioni
14. Fabrizio bona (Wind) 5.500.000
15. Avv. Luca Ponti 1 milione
16. Romano Marabelli (ministero della Salute) 250.000
17. Ernesto Ferlenghi (dell’Eni) 500.000
18. Luca Simoni – ex direttore cassa risparmio S. Marino 1 milione
19. Giuseppe Nucci manager della Sogin 225.000 euro
20. Società sanmarinese Karnak lascia decidere al tribunale l’importo
21. Ex assessore Mario Di Carlo lascia decidere al tribunale l’importo
22. Silvio Berlusconi – siamo in attesa di ricevere notifica

TOTALE per ora 251 milioni di euro

Siccome per legge una parte di questi soldi l’azienda per cui lavoro li deve accantonare nel fondo rischi (almeno una ventina di milioni) ho pensato di essere un problema serio, visto che le cause durano dai 3 ai 10 anni.
Mi sono consultata con l’uomo-azienda per chiedergli consiglio.
Risposta “ per fortuna che c’è questo accantonamento forzato…. sono dentro ad un salvadanaio…e siccome te le cause le vinci,
siamo sicuri di ritrovarli. …tu non sei un problema, sei una risorsa…stanno là capisci, e nessuno se li può maggnà.
Ecco, ho pensato, le cose dipende da come le guardi. Pensavo di essere un problema e invece sono un salvadanaio.

Grandiosa. Cosi' mi e' capitato di mettere a fuoco che la causa per i danni, per la diffamazione presunta, a un certo punto diventa
un atto di difesa dovuto.
Cioe' il meccanismo e' che se mi accusi, anche fondando le tue accuse con prove certe, io ti devo fare causa, anche se so di avere torto, perche' se non lo facessi ti darei ragione di fronte a quell'opinione pubblica che in fondo, magari, mica ti crede!
Ed e' triste. E' pretestuoso e presuntuoso. E' cavilloso e machiavellico.
Stavo pensando che sarebbe una bella proposta indecente, che fosse considerato reato*.

Tanto poi, come ad esempio dopo che berlu ha provato a inchiodare Travaglio&Luttazzi, e nessuno ha dato risalto alla ragione giudiziaria di Travaglio,
l'importante e' quello che e' rimasto per i piu': l'offesa lavata con una causa (persa).
Che pazienza che ci vuole.

mercoledì 24 novembre 2010

Delle proposte indecenti

Inaugurata la sezione "proposte indecenti".
Con un filo di provocazione, ho deciso di fotografare li' alcune idee che ogni tanto mi frullano. Magari senza senso? Magari poco credibili? Boh fatemelo sapere, va benissimo.

;)

venerdì 19 novembre 2010

Delle buone idee? Magari.

Partiamo di qui:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/17/se-si-chiede-qual-e-il-carattere-distintivo/76635/

Vi si propone, tra le altre osservazioni piu' o meno condivisibili su uguaglianza e liberta', di aiutare con un prestito garantito dalla agenzia delle entrate gli studenti universitari, per favorire, per invogliare a frequentare l'universita'.

Mi sono chiesto allora perche' non si potesse parlare di istruzione superiore gratuita: a Cuba credo che piu' del 20% del PIL venga dedicato anche nei momenti di crisi all'istruzione superiore gratuita.
E mi sono dato un paio di risposte: Cuba non puo' essere un modello per noi democratici (inzomma...) perche' qui i nemici del popoli mica vengono incarcerati! Giusto, non sia mai che un'idea buona possa essere presa anche in un sistema che non piace. Sarebbe disdicevole, come se la Cina giocasse a Basket.
E poi non e' nella nostra cultura globalista ed europeista, regalare i servizi. Peccato che in Svezia l'istruzione superiore sia gratuita. Sara' che la' pagano le tasse? Maledetti bastiancontrari.

So che mi piacerebbe un sacco anche andare oltre. Pagare chi studia.
Folle. Un bel mensile a chi sostiene gli esami ogni semestre: hai piu' di trentacinque anni e sei rimasto disoccupato? Invece di foraggiare anni di cassaintegrazione, ti pago se studi.
Faccio un favore a te e a me insieme, no?

Io non so. Argomentare che un popolo colto, di panettieri e parrucchieri laureati, e' un popolo piu' civile, rispettoso, pronto al rilancio in tutti i sensi, migliore, mi e' risultato difficile in piu' di un'occasione. Mi e' stato obbiettato che servono anche i panettieri, come a dire che un laureato non potra' mai fare il panettiere. Che si studia per elevarsi socialmente, non culturalmente. Che se fossero tutti laureati si perderebbero le professioni. Al contrario. Dico io: ci sarebbe davvero maggiore uguaglianza e piu' capacita' di non farsi raggirare, piegare, da chi nella vita qualche possibilita' in piu' la ha avuta. Vogliono essere liberali e poi hanno la casta degli avvocati che sanno di legge, dei commercialisti che sanno farti la dichiarazione dei redditi e, i piu' smaliziati, sanno fare eludere il fisco (se non costruire imperi sugli effetti moltiplicativi delle finanze, senza aver mai prodotto nemmeno un bullone), dei notai, dei politici, degli amministratori, dei presidenti, dei geometri, dei costruttori, degli agenti di commercio. Dei giornalisti.
Ed e' davvero un elenco lunghissimo. Da piallare, per rendere queste piramidi chiuse, dei cerchi aperti.

Meglio la differenza? Meglio le caste? Meglio che lo studio sia l'ambizione ad alimentare questa differenza? Per poter scavalcare il muretto e trovarsi dalla parte giusta?

Boh. Pochi dubbi, ma confusi.

giovedì 18 novembre 2010

un giorno rosso, prima che sorga il sole?

Sai com'e', tutte le volte che sento parlare di guerra civile, di popoli disposti a prendere i fucili in mano, se succede questo o quell'altro (credo che l'ultima volta si parlasse di brogli nell'elezione di cota in Piemonte e della possibilita' di concludere un riconteggio dei voti validi) mi vien da pensare che se ne dicono di follie.

Poi leggo che 9 milioni di persone seguono Fazio, e Saviano. E si nutrono di quella cultura di cio' che ci succede intorno di cui tanto si sentiva la mancanza, non fosse stato che per quelle poche urla nel silenzio di Lucarelli, di Report, di Paolini, e, decisamente piu' demonizzate, di Grillo, della Guzzanti, di Travaglio. E di pochissimi altri capitani coraggiosi.

E mi sembra un gran bel nuovo giorno.

E poi leggo, magari con un filo di morbosita' dai, la violenza con cui rispondono sui forum del "giornale" (la maiuscola mettetecela voi, giusto per distinguere, io proprio non ce la faccio) o di "libero" (...).

A parte che rimango basito, letteralmente, dall'oltranzismo, dalla negazione dell'evidenza, dalla grettezza, ma quelli vabbe'. Alla fine ci si abitua a tutto.
Pero' il pensiero nuovo su cui mi tocca fermarmi e che ora si', che le vedo le fazioni. Ora si che vedo gli scudi, le trincee, le scaramuccie che precedono il corpo a corpo.

Vedo ilfattoquotidiano, con i suoi bloggers (cavoli Ciancimino? Il figlio? Mo non me lo aspettavo), vedo gli amici, i compagni, sento cantare anche di nuovo le loro voci (grazie novenove, di cuore!). E di la' vedo una fede incrollabile che ha anche dell'incredibile. Una barriera inossidabile di sostenitori di quello che per me e' insostenibile.

Possibile vedere del pericolo nel risveglio delle coscienze? Possibile che il ritorno del sereno possa essere solo l'inizio di qualcosa che potrebbe portare...

No dai.
Stiamo esagerando.

Sara' che oggi mi sento un po' Theoden, liberato dall'influsso di Grima Vermilinguo. Un suo pezzettino ecco.
Spero di non cercare ora il fosso di Helm.
Mettiamola cosi'.

mercoledì 3 novembre 2010

Passavo da queste parti

Boh. Da che cosa comincio? Da un bertolaso che scherza sui non danni del Vesuvio se eruttasse su Napoli?
Da un presidente del Consiglio che fa i festini con le minorenni difendendo il suo non essere gay come un pregio? Da qualche imbec1ll3 che pensa che non sia un insulto per i gay?

Sono un po' disgustato. Un po' tanto. Che schifo, dio santo.

Ma continueranno a votarlo. Perche' e' la stampa di sinistra con i magistrati di sinistra che continuano a screditarlo! Eh!
Ma quindi mentono, scusi? E le intercettazioni? Ah, non sono valide. E le sentenze? Come? Prescrizione? Lodo alfano? Ah e' per la stabilita' della carica. Siamo sicuri di volerla cosi' stabile?
E l'al-lupo-al-lupo ha straripato. Checcevoifa.

E anche a me, nel mio piccolo piccolissimo, passa la voglia di scrivere su queste cose.

Quindi dai. Pensiamo che sto per traslocare. Sto per tornare a vivere con mia moglie, ed e' una delle cose piu' belle della mia vita.
Forse alzare le spallucce e dire chissene, in questi frangenti, almeno per un po', ci puo' stare.

Sono stanco. E voglio pensare che siano gli scatoloni di vecchiume di cui sono riuscito a liberarmi. Beato me.