giovedì 18 novembre 2010

un giorno rosso, prima che sorga il sole?

Sai com'e', tutte le volte che sento parlare di guerra civile, di popoli disposti a prendere i fucili in mano, se succede questo o quell'altro (credo che l'ultima volta si parlasse di brogli nell'elezione di cota in Piemonte e della possibilita' di concludere un riconteggio dei voti validi) mi vien da pensare che se ne dicono di follie.

Poi leggo che 9 milioni di persone seguono Fazio, e Saviano. E si nutrono di quella cultura di cio' che ci succede intorno di cui tanto si sentiva la mancanza, non fosse stato che per quelle poche urla nel silenzio di Lucarelli, di Report, di Paolini, e, decisamente piu' demonizzate, di Grillo, della Guzzanti, di Travaglio. E di pochissimi altri capitani coraggiosi.

E mi sembra un gran bel nuovo giorno.

E poi leggo, magari con un filo di morbosita' dai, la violenza con cui rispondono sui forum del "giornale" (la maiuscola mettetecela voi, giusto per distinguere, io proprio non ce la faccio) o di "libero" (...).

A parte che rimango basito, letteralmente, dall'oltranzismo, dalla negazione dell'evidenza, dalla grettezza, ma quelli vabbe'. Alla fine ci si abitua a tutto.
Pero' il pensiero nuovo su cui mi tocca fermarmi e che ora si', che le vedo le fazioni. Ora si che vedo gli scudi, le trincee, le scaramuccie che precedono il corpo a corpo.

Vedo ilfattoquotidiano, con i suoi bloggers (cavoli Ciancimino? Il figlio? Mo non me lo aspettavo), vedo gli amici, i compagni, sento cantare anche di nuovo le loro voci (grazie novenove, di cuore!). E di la' vedo una fede incrollabile che ha anche dell'incredibile. Una barriera inossidabile di sostenitori di quello che per me e' insostenibile.

Possibile vedere del pericolo nel risveglio delle coscienze? Possibile che il ritorno del sereno possa essere solo l'inizio di qualcosa che potrebbe portare...

No dai.
Stiamo esagerando.

Sara' che oggi mi sento un po' Theoden, liberato dall'influsso di Grima Vermilinguo. Un suo pezzettino ecco.
Spero di non cercare ora il fosso di Helm.
Mettiamola cosi'.

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