martedì 29 dicembre 2009

Buon anno, laico, logico, e di solidarieta'.

PapaRatzi accelera la beatificazione di Pio XII. Boh.
E poi dice che rimase in silenzio "per aiutare meglio gli ebrei". Ma scusa: una aperta condanna al nazismo non avrebbe spinto milioni di persone ad opporsi ad uno dei peggiori scempi della storia? E quindi a fermarlo? Certe volte dubito che le persone pensino prima di parlare. E certe volte inorridisco al pensiero che lo fanno, con certi risultati.

Boh.

Buon anno, a tutti quelli che non andranno mai sotto al balcone di un ( come definirlo? Accetto suggerimenti) a sentirlo parlare.

giovedì 24 dicembre 2009

Gestione straordinaria! Nevica!!!! Uuuuhhh!

L'amministratore delegato delle FS (effeesse) tuona stupito che la situazione dei treni in FRA e in SPA non e' migliore della nostra. "Non e' che tutti i manager europei sono di colpo dei coglioni!"

Domanda, lecita. Perche' di colpo?
No perche' pensavano di essere dei fighi della gestione efficiente? Degni di lustro e ammirazione? No dico: ma loro in treno ci vanno mai? Da pendolari fradici, intendo, non in first class per una toccata e fuga a Bologna o a Firenze?
Guarda ciccio che i ritardi cronici, le soppressioni, il troppo freddo, il troppo caldo, i viaggi in piedi stivati come maiali (quello e' spesso il microclima) per noi sono all'ordine del giorno, sai? O quei comitati rognosi di pendolari che tanto sbuffano per un servizio migliore sono fatti solo di cogli@ni? Quelli si'?

Vola basso rintronato e questa volta prenditi un appunto sull'agendina di pelle umana. "Inverno 2009, gelo delle linee aeree". Cioe' dei fili elettrici da dove si alimentano i treni. Magari questa volta qualche vagone a gasolio (con il gasolio comprato a parte) compralo. Mettitelo in giardino e aspetta. Capita ogni straminki@ di anno che nevichi e che si vada sottozero. Non c'e' nulla di straordinario in qualcosa che si ripete ogni anno. Benemerita testa.
Allora alza il telefono e organizzati per il 2010. Che da qualche parte si incominci a renderlo un anno migliore.

Auguri a tutti gli altri.

domenica 22 novembre 2009

Ogni critica e' un'occasione di crescita.

Riflettevo su questa cosa.
(Forse mi ero gia' soffermato su questi temi, ma non ho voglia di fare ricerche, ne mi interessa la coerenza in questo momento, quindi: ruota libera).
Se siamo capaci di prendere una critica differentemente da uno schiaffo, da un rifiuto, da un giudizio di disapprovazione, da un moto di allontanamento, forse riusciamo ad ottenere qualcosa di buono da qualcosa che di primo acchito non ci piace.
Se ricevere una critica puo' essere una spinta a mettersi in discussione, un'occasione per conoscere il punto di vista di chi ci vede da fuori, forse puo' essere meno doloroso apprendere di non essere perfetti.
Perche' tra il dirlo e il saperlo veramente, ce ne passa. E molto. E lo dico da convinto pallone gonfiato. Per scelta di vita, condivisibile o meno, e per reazione a tante insicurezze che voglio sapere superare.

Zafon fa dire ad un suo personaggio che e' caratteristica dei grandi uomini essere troppo severi con se' stessi. Chissa' perche' tanto rigore e' piu' facile da accettare se nasce da un moto interiore.
Forse dovrebbe essere aggiunto nel manuale del buon egualitarista, che una critica nata fuori, vale tanto quanto una critica nata autogena.

E forse perche' penso sempre che nei buoni insegnamenti di arti marziali ti si insegna ad utilizzare dolcemente la foga dell'avversario per trasformare cio' che ti investe in superpoteri di proiezione, che cerco di riciclare quest'idea, anche in questo caso.

O forse perche' e' Domenica, e qualche riflessione oziosa ci sta anche bene.

mercoledì 4 novembre 2009

Slayer

...
Slayer is back, again.
...

domenica 4 ottobre 2009

Cosi' introducono la moralita'?

Mi fa sorridere amaramente leggere che il silvio nazionale afferma che con lui si e' portata la moralita' in politica. Mi fa sorridere perche' documenti alla mano, senza illazioni, la quantita' di processati e condannati portata in parlamento dalla sua parte non ha eguali, e basta leggere i libri-elenco di Travaglio per fare una conta, di tutti ne'! Destra e sinistra. A destra sono molti di piu'. Quindi almeno fare i moralisti o moralizzatori mi sembra decisamente superare la soglia del ridicolo. Vabbe'.

Poi leggo dello scudo fiscale, e cerco di capirne il messaggio "riportate in Italia i soldi che tenete in Lussemburgo o alle Kayman e, se sono illeciti, non vi succedera' nulla, l'importante e' che noi si possa un po' tassarveli".
E' questo il senso che si vuole dare alla "morale"? Dove sono i valori di rispetto della giustizia in tanto opportunismo? Ci si china con un'amnistia (chiamiamola con il suo nome dai, visto che ce ne e' uno apposta) malvotata in parlamento (senza maggioranza qualificata, ma a maggioranza semplice) di fronte ad evasioni fiscali, bancarotte fraudolente e chi piu' ne ha piu' ne metta, per fare un po' di cassa.
Boh. Utile, forse. Ma pesantemente discutibile sul piano dei valori.

Altro che moralita'. Altro che.

domenica 27 settembre 2009

Magic The gathering. Back to the future.


Eccoci, ci risiamo. Il buon PDE, geniaccio della stramalora nei giochi strategici, mi ha ributtato nel trip di Magic The Gathering.
E' un mondo parallelo. Come spesso lo sono quelli dei giochi di ruolo, dei giochi di strategia etc etc. Roba da nerds? Si'. Roba da nerds. :)
Ma con tutto l'affetto per la categoria, di cui ahime' spesso faccio senz'altro parte.
Un mondo in cui si comprano e si rivendono carte dei propri colori (che sono 5 in tutto), in cui ci si trova per fare tornei serali, in cui si alimenta in migliaia un mercato probabilmente sotterraneo e milionario. Tant'e'.

Cosi' sgranando mana mi sono ricordato qualcosa del giochino. Che giochino non e', poi. Anzi. E' complesso. E si gonfia della sua complessita' serie di carte dopo serie di carte.
Come si fa a spiegare Magic a chi non lo conosce con poche frasi, mi stavo chiedendo?

Sostanzialmente con il proprio mazzo di carte, contro l'avversario con il suo mazzo di carte, in cui devono essere presenti un numero di carte intorno alle 60 (anche qui, si deve trovare liberamente un equilibrio tra le probabilita' di pescare i mastodonti, avere terre, strutturare combinazioni di gioco), si devono azzerare i venti punti vita degli altri giocatori prima che vengano azzerati i propri. A suon di combattimenti, lanci di incantesimi, stregonerie, ecc tutto in funzione di cio' che si ha pescato, dal proprio mazzo e della disponibilita' di terre (guarda il caso...) che significano energia potenziale a disposizione.

Cosi' a 5 euro sulla baia elettronica ho comprato il mio primo mazzo blu. Ne avevo uno bianco e nero, che credevo forte (mi sono ricreduto ieri sera) e uno rosso e verde che era della moglie. Tant'e'. Cambia tutto.

Cambiera' anche il mio modo di giocare a Magic.

sabato 26 settembre 2009

martedì 22 settembre 2009

Dead flowers


D A D 
D                         A
Well, when you're sitting there
        G                D
In your silk upholstered chair
               A                    G
Talking to some rich folks that you know
D                         A
Well I hope you won't see me
       G           D
In my ragged company
                 A            G
You know I could never be alone 
A                                  D
Take me down little Susie, take me down
 A                                             D       D7
I know you think you're the Queen of the Underground
G                                      D    
And you can send me dead flowers every morning
G                          D
Send me dead flower by the mail
G                          D
Send me dead flowers to my wedding
D                          A               G
And I won't forget to put roses on your grave 

Well, you're sitting back
In your pink Cadillac
Making bets on Kentucky Derby Day
I'll be in my basement room
With a needle and a spoon
And another girl can take my pain away 

Take me down little Susie, take me down
I know you think you're the Queen of the Underground

And you can send me dead flowers every morning
Send me dead flower by the mail
Send me dead flowers to my wedding
And I won't forget to put roses on your grave 

Take me down little Susie, take me down
I know you think you're the Queen of the Underground

And you can send me dead flowers every morning
Send me dead flower by the US mail
Say it with dead flowers at my wedding
And I won't forget to put roses on your grave

No I won't forget to put roses on your grave

sabato 19 settembre 2009

Hand clap

Non sono mica sicuro che quando scrissi che gli Europe erano al loro canto del cigno, mentre i Metallica non riuscivano neanche in quello, avessi tanta ragione.
(Non riesco a ritrovarlo, fra l'altro. Ero un giovane blogger, ed era un altro blog (che sembra dare questa possibilita', ma non risolve poi i link. Boh.))

Beh i Tallica hanno prodotto Death Magnetic, che e' un signor signorsi' sissignor, canto del cigno.
Mentre gli Europe con Last look at Eden, sono tornati al loro rocckettino convincente e ottimamente suonato e prodotto, ancora una volta, ripetendosi poco, e permettendosi, a parere del sottoscritto, di bastonare parecchi giovinastri inutili, e di parecchio.

In un periodo in cui il fondamento della maggior parte dei miei pensieri e' che tutto finisce (beh lasciamo perdere per un momento l'universo e il logaritmo neperiano di 0) loro fanno vacillare le mie convinzioni.

Applauso.

giovedì 17 settembre 2009

Della sperimentazione forzosa.

E se sperimentare cose nuove non ti porta da nessuna parte? Noddai non e' una domanda retorica. Bello, almeno sembra bello, dirsi "dai adesso mi dedico all'alpinismo", o "all'uncinetto", o "studio la batteria". "E mi distraggo".
Si ma poi e' che rimani appeso come un pirla senza sapere ne' scendere ne' salire, ne' scendere ne' salire (va letto con voce di Aldo Baglio :).
E poi scopri che l'uncinetto ti fa sentire tua nonna, o che la batteria e' un grande tum cia', rata pum pum cia'. Ore di ratapum pum cia'.
E ti chiedi che cosa ci fai li'? Dico, il senso di smarrimento? Non conta proprio un caz#o? Ti senti straniero in una terra straniera, altro che meglio. Ti senti come se oltre a mancarti i riferimenti ordinari te ne fossi create di nuove, di lacune.

Imparare a convivere con il proprio malessere per non volere lobotomie, come suggeriva il buon PDE qualche intevento fa, in qualche commento sol, puo' essere la soluzione al problema? No. Anzi Do (You got the blues, Homer...).
E' il problema!!!
E quindi? La soluzione? Alcolismo a parte che sembra avere spiacevoli effetti sulle proprie funzioni del fegato (leggende metropolitane, anche fastidiose... )?

Sembra che l'unica via, sia la paziente attesa. Si'... Se fossi medico!

Ma va', va'.

mercoledì 16 settembre 2009

Scappare via da tutto

Mi sono domandato: ma se scrivessi un pezzo RAP come verrebbe?
Allora ho provato un po' di rime incrociate, e mi e' piaciuta l'idea delle strofe dispari.
Cosi' ho sperimentato...E spero che non sia una kakkiata.

Scappare via da tutto

Se mi leggi ste parole
zio vengono dal cuore
dalle ansie giornaliere
che sono vere e nelle sere
in cui il buio ti circonda
serve un'onda, di tipo cbr
che ti porti a nuove terre

per scappare via da tutto
scappare via da tutto
scappare via da tutto
scappare via da tutto

Se mi leggi sto labiale
sai che canto nel silenzio
il mio essere animale
che grida dalla pancia
e che lancia - l'inseguimento
e che trancia - canne al vento
e' quello che sento e che divento

per scappare via da tutto
scappare via da tutto
scappare via da tutto
scappare via da tutto

Cosi' domani ancora
stessa storia si ripete
nonna lupo che divora
Cappuccetto senza gloria
perche' e' facile vedete
per chi e' grosso fare brutto
a chi salta senza rete

per scappare via da tutto
scappare via da tutto
scappare via da tutto
scappare via da tutto

giovedì 10 settembre 2009

Che fibrilla! :)

"per essere i numeri uno non si deve ritornare sui propri passi, ma guardare avanti e stupire ancora una volta"...

Su metallus si commenta con un 8 e mezzo la nuova uscita dei Megadeth... Non vedo l'ora di sentirli! Non vedo la ca##o di ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 8 settembre 2009

Domandina facile facile...

Perche' non sono possibili le lobotomie come le liposuzioni? Magari in qualche clinichetta privata... In fondo si tratta di togliere una manciata di impulsi elettrici alla memoria. Na fettina. O sbaglio? Troppo semplicistico? Poi si rischia di dimenticare Credo, Padre nostro, Questoe'ilsanguedicristoprendeteebevetenetuttipoipreseilcaliceeresegrazia? O magari si rischia di fare un po' di casino anche con il resto, tipo tenere la destra in macchina? Noddai, noddai, dite dite. No perche' se non ricordassi nulla di questo e di quell'altro, in questo momento, starei un sacco meglio, ed esiste qualcuno che puo' non dire lo stesso? Boh.

sabato 5 settembre 2009

Metafore

Ho comprato a 6enovantanove una compilation che si chiama "Groove". Da cestone. Con qualche pezzo buono, tra gironi di basso infernali, rnb, e qualcosa di orecchiabile. E con molto, ma molto, di ricestinabile. E' fatta da due CD. Ho pensato che ne avrei fatta una selezione, tra tanti pezzi insignificanti, e ne avrei sintetizzato il tutto in un solo CD. Poi mi sono ricordato che avevo fatto qualcosa del genere per i 4 CD della migliore disco anni 70. E che non avevo praticamente mai riascoltato nulla di quel lavoro.
Cosi' mi viene in mente, pour parler, che e' inutile estrarre qualcosa di buono tra qualcosa di buono e di non buono e di schifoide.
Anzi forse si apprezza il buono proprio per confronto con cio' che buono non e'.
E ho pensato che questa potesse essere una metafora della vita. Almeno della mia.
E mi sono posto, al solito, molte domande.
E tutte al solito, sono senza risposta.

Tant'e'.

giovedì 3 settembre 2009

Some stuff.

Pfffff... Ancora ad aspettare. Ma ad aspettare cosa? Che suoni il campanello? Che arrivi una mail? Che mi telefoni un'impiegata delle poste per dire che sono il vincitore del concorso cartolina dell'Estate - Lei ha vinto un viaggio in pullman a Riva Trigoso?
Ma se neanche ne ho mandate di cartoline quest'Estate! Sono almeno una decina di Estati che non mando cartoline! E poi Riva Trigoso pensavo fosse in Veneto, vicino a Sottomarina Chioggia, mentre e' in Liguria: ma sa com'e', da piccolo ci andavo al mare con i nonni, in entrambi i posti, e mica potevo sapere a qualche anno di esistenza della differenza tra la Liguria e il Veneto. Ricordo che solo qualche anno dopo mi e' stato chiaro che l'Adriatico era quello piu' lontano, con le spiaggie di sabbia e l'acqua bassa, sempre bassa, mentre sul Ligure si soffriva per gli scogli, o i ciotoli, ma poi erano possibili subito le immersioni, nell'acqua Verde, subito dopo le alghe. E comunque mi scottavo. Mia madre mi faceva scottare da entrambi i lati, per giustizia.
E poi? Guardi metta giu', non e' il caso: non e' per essere scortesi. Ma non me la sento col pullman, troppe curve e troppe gallerie.
E comunque poi, dico di Riva Trigoso, mi ci sono voluti trentacinqueannitrentacinque per verificare, e comunque poi grazie a internet e al picci' nuovo, che permette una navigazione piu' che precolombiana, per attese molto piu' lunghe di icone sul messanger che non si vedono mai e che secondo me, sotto sotto, mi hanno bannato. Welcome, zerba il tonto.
Ho sete: ci vuole una birra dopo tutte queste divagazioni geografiche, magari con un cicchetto per rischiarire la gola.


Cosi' ho voluto provare uno stile Bukowsky, per quanto nelle mie modesterrime possibilita', per qualche riga di un racconto che boh, forse non avra' mai ne' corpo ne' anima: lo sto leggendo per la prima volta, dico CB, e mi gasa un sacco. Non posso credere che uno del '20 possa scrivere in un modo cosi' attuale, o che i moderni riescano a farsi passare come tali dopo di lui, vent'anni dopo di lui. Machissenefrega, disse il mago alla strega.

Salute!

mercoledì 2 settembre 2009

Vita di merd@

Ho scoperto il libro in libreria, che suggeriva poi questo link.

Per sorriderne un po'. Anche.

venerdì 28 agosto 2009

Qualche accenno di autocritica, potrebbe essere un buon inizio.

Della autocritica di nuovo, dunque. Mi dicono che ad esagerare con l'autocritica si rischiano pericolose derive: come la possibilita' di perdere parte della propria identita', del proprio carattere, di rinnegare in qualche modo quello che si e', e dulcis in fundo, di addossarsi colpe che poi, in fondo in fondo, non si hanno.
Rispondo con un convinto... Puo' darsi.
Il problema e' che ho bisogno di risposte, e che ho bisogno di appigli. Allora prendo due piccioni con una fava: autocritica come percorso per avere da me stesso spiegazioni, e come percorso di crescita interiore, con l'obiettivo di uno o di molti miglioramenti.
Premetto che innanzitutto credo che abbattersi, sottovalutarsi, non faccia bene, ma fino ad un certo punto: un ego smisurato come quello del mezzo padreterno che mi credo di essere, ha bisogno di colpi di lima. Un po' da sgrosso, un po' bastarda.
Quindi procedo.
Prima di entrare nel merito pero' secondo me bisogna dire, da subito, che e' necessario andare aldila' del primo livello di bocciatura. Facile dire "sono sempre troppo nervoso".
Piu' sottile, piu' incisivo, piu' utile definire il contesto per comprendere le radici del biasimevole comportamento. Mi spiego. Aggiungo cosi' che troppo lavoro, da fare in troppo poco tempo, troppo impegno con l'universita', troppe incomprensioni, mi rendono incapace di mantenere un atteggiamento piu' rilassato e piu' razionale, e anche piu' affettuoso, perche' no. Allora questo mi aiuta a capire che non e' il nervosismo che devo controllare, ma il suo rapporto con il reale peso delle premesse al contorno che lo condizionano. La soluzione, e' evidente, non e' essere meno nervosi: tautologico, banale e inutile. E' saper prendere con piu' filosofia i momenti di avversita', e sapersi non fare sopraffare dall'ambiente, e' capire che cio' che si puo' controllare solo fino ad un certo punto, non puo' e non deve frustrare oltre a quel punto.
Ecco l'illuminazione. Bloccare le premesse, nel loro rapporto di causa ed effetto con l'odiato, odiabile perlomeno, difetto.
Questo il percorso, questo l'obiettivo. Raccogliere e catalogare difetti, dargli nome e cognome, che potrebbero (l'uso del condizionale e' d'obbligo, proprio nel momento in cui si afferma che non si deve attribuire agli altri la propria forma mentis) aver convinto Chi aveva deciso di trascorrere la sua esistenza con il sottoscritto a cambiare idea, convincendo per altro lo stesso ad intraprendere consensualmente questa deviazione dal tutto, dal progetto iniziale, dalla Storia.
E non solo recensire: ma tentare di correggere. Con questo non voglio dire che sia necessariamente possibile. Anzi, ammetto per pura onesta' intellettuale, che temo che sia un'operazione che comunque comporti un rapporto costi/benefici deludente. (Anche i motori a scoppio hanno un rendimento ridicolo, ma li usiamo tutti, in mancanza di soluzioni migliori). Ergo, su le maniche soldato. E comincia a spalare.
Cosi' mi dico che dovrei sapermi fidare dell'altro, perche' ci sono onesta' e intenzioni che devono saper essere riconosciute per il loro significato e non per il mio pregiudizio, soprattutto perche' deriva dal primo pensiero che non e' quello giusto solo perche' e' il primo a presentarsi, ma perche' la paura e l'autoconservazione spesso sgomitano meglio di comprensione e rispetto.
E mi dico che dovrei sapere considerare il punto di vista dell'altro, perche' il mondo non pensa con la mia testa (per fortuna, dai!) e spesso malizia e diffidenza non solo sono cattive consigliere, ma spesso portano a processi sommari fondati su accuse ridicole.
E mi ripeto che e' essenziale comunicare l'importanza che ha l'altra persona per noi, perche' lasciare all'intuito quello che deve essere ascoltato, e sentito, e' solo un via di fuga comoda, ed inefficace: una scappatoia stupida per non sentirsi stupidi e' infantile, ed e' una contraddizione in essere.
Comunicare l'amore non e' comunicare il bisogno e non e' comunicare l'ammirazione e non e' comunicare il rispetto. Sono profondamente convinto di questo. Ora.
E che quella stessa importanza deve essere splendente per tutti, non solo per l'altro e non solo per chi l'altro non e'.
Mi dico che la stima non deve essere sottovalutata come concetto. L'eccesso di discussione, rende fragile la corazza di un bisogno innato dell'essere umano: non vedere infrangere tutto cio' che il suo io crea con il pensiero. Le idee non sono le persone che le hanno prodotte? Spesso si' che lo sono, e con ineludile identificazione. Questo e' un processo che va rispettato, non deriso. E' un modo per rendere conto dell'importanza dell'altro, quella vera, ed un modo magnifico per infondere serenita' ed autostima, di cui per altro siamo i primi a sentire la mancanza.
E mi dico che i bisogni e o problemi dell'altro non devono essere sminuiti: non cancello i tuoi problemi se ti dico che sono piccoli problemi (per me). Aggiungo ad essi il peso della mia disapprovazione per la tua valutazione. Le tue esigenze sono le tue, io devo capirle, sentirle, fare mio il senso che hanno per te, se voglio davvero imparare a conoscerti e a stare al tuo fianco.
Cosi', forse con un po' di confusione, faccio avanti e indietro in un passato che non ha piu' futuro: lo faccio per me, me lo ripeto ad alta voce, ma poi mi ricordo che l'onesta' e' meglio, e lo faccio anche perche' mi aiuta ad illudermi che appena inventeranno la macchina del tempo, sistemero' le cose.

sabato 22 agosto 2009

Spaccato delle riflessioni del dormiveglia...

Mi sono sempre chiesto, a mia memoria, e nella mia eta' adulta senz'altro, da materialista praticante, che cosa volesse dire senso di smarrimento, che cosa volesse dire non avere obiettivi e significati, che cosa volesse dire guardarsi allo specchio e non riconoscersi, che cosa volesse dire non avere appigli.

Poi capita che alla sera mi debba ricredere.
Che le veda quelle pareti infinitamente bianche e infinitamente chiuse su loro stesse.
E con esse il deja vu.
Capita che senta il disorientamento di chi e' proiettato in un labirinto e non abbia nemmeno un stimolo elettrificante per procedere in una qualche direzione.
Capita che mi chieda "e adesso che cosa faccio?" o "Da dove ricomincio?"
Cosi' metto carne al fuoco, moto, viaggi, musica, ma capisco che sto cucinando per commensali che non ci sono, che sto sparando a piattelli che non vedo, che sto nuotando ma non vedo ne' riva, ne' fondo.

E' difficile capire quello che si prova ed e' difficile raccontare quello che non si capisce.

Cosi', senza bussole, senza un'orsa maggiore, non mi e' dolce naufragare in questo mare.

venerdì 21 agosto 2009

Una mattina un po' strana, per me.

Mattina strana, mattina normale per molti.

Ho ripreso la bici ieri, dal 2006 ferma nel box (aveva fatto forse due uscite da quando l'avevo ricevuta in regalo): l'ho pulita, le ho comprato una pompa per gonfiare le gomme, ne ho trovato le chiavi dei lucchetti, e l'ho preparata per il giro di stamattina.
Sono andato al parco Castello: c'era silenzio, c'era gente che correva, e ho visto tre scoiattoli da vicino, uno che rosicchiava qualcosa che spero per lui potesse essere del formaggio (ma i roditori mangiano i latticini?! Beh meglio di un feltrino di una sedia, o almeno credo).

Io ero un po' casual tra tanti sportivi ed i vecchietti amanti delle bocc(i)e in divisa, nella loro.

Ma tant'e'. La polizia locale non mi ha preso ne' per tossico ne' per spacciatore, quindi va bene cosi'.

Penso ci tornero' con la chitarra. A fare un po' di musica, tra gente tranquilla, a non meditare, a non avere il ruolo di spettatore di qualcosa che forse andava scoperto da tempo.

Cosi', pour parler.
Io sono devoto sostenitore del tempo libero divanato, o al pc. Non sono sto salutista (...) e non mi piace leggere perche' non c'e' nient'altro da fare. Mi piace leggere per leggere, e fermarmi a leggere, per leggere.
Quindi e' stata una deviazione voluta, per sperimentare.

E' stata una bella rappresentazione. Magari mi ha fatto anche bene. La doccia dopo la sudata e' stata sublime. Ed ora sono qui ad aggiungere appunti mentali per capire i che cosa, i come e i quando, e forse anche i dove.

La vita continua, e questa mia mattina strana, ci voleva proprio.

mercoledì 19 agosto 2009

martedì 18 agosto 2009

Inizio il rientro

Evvai. Terzo treno dalla Denmark: ancora questo e un bus e saro' in aeroporto. Ho quasi voglia di tornare in quella bacchettopoli stressante che e' l'italica meta. Giusto per rivedere le faccie amiche, per sdraiarmi sul divanone davanti alla tv e alla xbox e godermi i rimasugli delle ferie concesse, ascoltando metallo moolto pesante. Inutile dire che i mezzi qui hanno qualche minuto di ritardo su percorrenze di ore, che sono puliti e silenziosi, che nei bagni ci sono i fasciatoi per i bambini. Mi viene da pensare che basta cosi' poco per impressionare con della civilta' che e' impressionante la vastita' delle nostre lacune in senso contrario. Che vuoi farci. E' l'erba del vicino. Del resto a Copenhagen anche la tuborg e' ambrosia.

lunedì 17 agosto 2009

Copenhagen, ch 2

Ultimo giorno a Copenaghen. Shopping di cd, cosa emozionante e semmai un po' snobbata da certe correnti di backpacker puristi, e di quel che mi capitava. Ho finito le corone danesi, quasi e spero che il taxista non faccia il dritto anche perche' so di essere a 5 min dalla stazione in macchina, ormai. Gli diro' di farsi bastare il mio ultimo pezzo da 100. E poi faro' colazione con monCC. Ma davvero nulla e'? Davvero senza un linguaggio non saremmo che atomi tra gli atomi? Oggi mi e' piu' facile pensare che la vita e' un susseguirsi di simulazioni: io viaggiatore, io marito, io software developer, io festaiolo, io depresso. Ma la' si torna. Al nulla. E si viaggia sempre da soli.

domenica 16 agosto 2009

Copenaghen, ch.1

Notte devastante la prima nella capitale danese. 40 gradi in cameretta, 6 people, e gente che da fuori orinava nella finestra. Cambio: singola con 32 pollici in camera e vaffantuc#lo. Oggi sirenetta, mezzo sightseeing e girello a tivoli. Vertigo e montagne russe prima di pranzoburger annaffiato molto decorosamente da carlsberg. Oh qui anche la tuborg e' buona: peccato per i selvaggi che ne abusano fino a mattina. Cerco la luce dentro di me, cerco si riespanda, e qualche vibra positiva mi mette nel right mood per trovarla. La strada ahime', e' ancora lunga.

In viaggio verso Copenhagen

Beh le 5 ore di treno promesse credo non basteranno. Siamo a malmoe e avremmo dovuto esserci da mezz'ora. Copenaghen ormai non e' lontana, ma credo ci voglia ancora un'oretta. Pfff. Belli boschi foreste colline e laghetti, ma 5 ore di foreste colline e laghetti cominciano a pesarmi. Curioso che un tipo si sia messo a parlare con me in svedese, curioso che mi continui a capitare: saranno gli occhi verdi o il metroenovanta? Boh: il risultato e' che non posso contare nemmeno sul fascino dello straniero in questa terra di walkirie. Nb vorrei sfatare il mito delle svedesi: non sono tutte modelle mancate, sia chiaro. Attendo la Danimarca per un hamburger e una birrona ghiacciata. Sono al secondo libro in tre (quattro?) giorni, il lettore mp3 comincia ad essere scarico di batteria e quindi, fatti gli auguri di buon Ferragosto, ho titolo di aver voglia solo di un hamburger e di una birrona ghiacciata. Buon ferragosto anche a te, affezionato lettore.

venerdì 14 agosto 2009

Stockholm ch.3

Voglio salutare e ringraziare Tony e Ombretta, il cui compleanno era ieri e mi hanno fatto sentire parte della loro festa. (Il blog e' mio e ci scrivo il ca##o che voglio, se qualcuno avesse da obbiettare puo' segnarsi questo, accanto al disegno del mio dito medio).
Oggi giorno di shopping, ancora. Girello in centro e poi al mall di Globen. Poi ho preso la metro e con la scientificita' del pendolino di Mosca ho scelto una tappa. Cosi' mi trovo nel giardino dell'osservatorio ad osservare leprotti e fauna varia (...), decidendo eventualmente se entrare in un museo in cui si tratta certamente qualcosa di interessante per qualcuno, ma di cui mi sfugge l'oggetto, semmai. Tanto ho il tesserino per la riduzione studenti. Vediamo. Mi ha incuriosito ieri sera il diniego dalle osti di rippare col pc dei viaggiatori, i cd appena acquistati di Samael, Entombed e Carcass. Gli svedesi si erano dimostrati friendly, disponibili e moderni sin dal mio arrivo. Niente. Neanche per loro valgono le generalizzazioni: sanno mostrarsi diffidenti ed un velo ottusi all'occorrenza. Nevermind. Alla prossima fedeli lettori.

giovedì 13 agosto 2009

Stoccolma, chapter no 2.

La vita e' davvero strana, fine a se' stessa. Un giorno ti trovi a pensare a cosa insegnerai a tuo figlio, con la compagna che pensi invecchiera' con te, e il giorno dopo ti trovi sdraiato in un parco di Stoccolma, sotto ai gabbiani, davanti a dei ragazzini che giocano a pallone a pensare se puo' far male depilare la schiena per il prossimo primo appuntamento. Viene da credere che il futuro, come concetto, non ha nessun valore. E che la stabilita' del presente sia un'illusione che aiuta a continuare a ballare a ritmo di questa musica che poi finisce, o sfuma in un'altro pezzo. Ma e' futuro anche questo, e abbiamo detto che non ci interessa, not now anyway. Ho visto il vasamuseet, visto che va meglio, dopo un sightseeing tour in barca. Bella DIJURGAARDEN. Adesso ho bisogno di toothpaste tocchera' cercarla prima di rientrare. Tanto piu' che riincomincia a gocciolare dopo la mattina di sole. Saluti dal mio smartphone.

mercoledì 12 agosto 2009

Stoccolma. Capitolo 1.

Ok, primo post da una vacanza annunciata come difficile. Scrivo da Stoccolma, da un internet point vicino al centro, di queste emozioni, in tempo reale. Per la prima volta in questa vacanza, per la prima volta nella mia esistenza.
Ieri sera l´arrivo in taxi e´ stato durissimo. Mi chiedevo che cosa facessi qui e perche´ fossi da solo ad assaporare la scoperta di una nuova big city. Ho cercato di addormentarmi senza questi pensieri ma le lacrime agli occhi salivano da sole. Tant´e´.

Volendo raccogliere il lato piu´ spensierato della cosa devo dire che ho dovuto esercitare tutto il mio spirito di adattamento per arrivare al mattino: cosa che i nordici e i backpackers hanno a pacchi e che io ho evidentemente perso negli agi degli alberghi delle ultime uscite da ammogliato. Di fatto la camera e´ una cabina di una nave, grossa come la cabina di un vagone a cucc(i)ette di italica memoria. E siamo li´ dentro in quattro. Erano le due di notte e al buio ho dovuto aprire lo zaino, rifare il letto, rintracciare sapone e cambio per una doccia e coricarmi. Massimo adattamento nel minimo spazio. Mia moglie, a torto o a ragione, mi avrebbe sparato in mezzo agli occhi per una situazione fantascientifica come quella. Beata gioventu´: a loro mica pesa stare in un buco areato da un oblo´ e dormire tra i bagagli. Cosi´ io invece ho appoggiato le scarpe ai piedi del mio letto a castello (di sopra e senza scala) e le ho rese rispettivamente, il mio portaocchiali e il mio portasapone. Importante era passare a nuttata, come diceva qualche maestro del teatro napoletano (Edua´?).

Oggi stessa tiritera con fortissima voglia di rientro. Esco, e´ grigio e fa freddo (nonostante molti siano in maniche corte e in canottiera!) e non ne ho voglia. Poi si mette a piovere e la tentazione di rientrare si fa programma.

In realta´ ho avuto un pensiero fortunato: non sono cosi´ forte da dire che questi sono i miei limiti e devo superarli. Naaa. Ho solo pensato: fancu[o ai programmi e alle guide. Faccio quello che mi pare. Qui mi fermo a bere un cappuccio. Qui guardo sta via di souvenir. Qui mi siedo. Qui riparto. Magari non vedro´ nemmeno dove sono il palazzo reale o il museo. Ma chissenefrega. Vivo la citta´. La vivo con i miei ritmi e per come mi pare di fare il turista e lo skazzato.
Quest volta va bene cosi´. A Legnano non sarei stato meglio. Di sicuro non avevo calcolato l´impatto devastante dell´arrivo. Ma pazienza.

Concludo con alcuni ringraziamenti: per chi soffre di diabete e´ meglio fermarsi qui.
...
Ok.
Grazie a tutti quelli che rispondono ai miei sms quando mi fermo a guardare chi gira, e do ascolto a cuore e schiena. A Sergio, a Sam, a Smooo´ (e alla Steph che prima o poi si svegliera´ e guardera´ il cellulare :) che mi ricordano di essere qualcosa, anche minimo, nella vita di qualcuno. Grazie di essere dei riferimenti in un momento del genere.
Grazie anche ai miei, che non mancano di preoccuparsi per me quando sono lontano.

martedì 11 agosto 2009

On holiday

Oggi si parte: tre giorni a Stoccolma e tre a Copenaghen, piu' una manciata di tempo per gli spostamenti vari, quindi si torna Martedi' prossimo.
Boh. Wow. Boh.
Non e' che abbia tutta sta voglia di girellare per stupende capitali da solo: spero di fare un po' di buone foto, di vedere posti magnifici, di incontrare un po' di gente (ma anche no), di provare le montagne russe di Tivoli.
Mi dicono che visto il periodo mi fara' bene. Cosi' la mia pr (parte razionale) si e' fatta convincere a fare le prenotazioni e a fare una vacanza nonostante il periodo di ristrettezze economiche che si mescolano a tutte le tenebre tenebrose della solitudine inaspettata.

So gia' che sara' un po' noioso, senza poter condividere (e litigare sul) le scelte e l'esperienza. Ma tant'e'.

Spero di rifarmi occhi e spirito insomma. E' un investimento, e ce ne sono senz'altro di peggiori (diciamo che il Jim Beam in offerta all'Auchan lo teniamo fuori concorso).

Si parte tra l'ansia della scoperta, e lo scazzo di tutta la situazione al contorno.
Senza chitarra ci saranno momenti di riflessione dura. Ma anche questi sono nelle regole del gioco.

Speriamo che il bancomat funzioni, o che accetteranno la CC anche per un cappuccio e una brioche.

Speriamo... speriamo... speriamo.

Sono in vacanza, per dinci. Ed e' un momento raro in un anno di una pesantezza al limite del sopportabile.

Ma non mi lascio indietro nulla: nello zaino (che non so se passera' l'imbarco in cabina!) da 10 kg e 70 l porto tutta questa disperazione che onestamente avra' stancato te, mio lettore, e il sottoscritto.
Che posso augurarmi? Di dimenticare la' il tutto, al momento della preparazione dell'ultimo zaino. Meglio un paio di sacchettoni di panni sporchi e qualche buona jpeg da scaricare, di questo stato d'animo da mammalucco.
Ecco. Questa volta spero di dimenticare qualcosa, nel rifare i bagagli.

domenica 9 agosto 2009

Play it again, Sam.

E' ripresa la consueta smania estiva dell"estendo il mio repertorio da spiaggia" con la chitarra acustica. Suonare e' la cosa che in assoluto, da sempre, mi distrae di piu' dai miei pensieri.
Sara' che senno' perdo il tempo del cambio dell'accordo, oppure che senno' non mi riesce di trovare la nota del cantato, neanche per approssimazioni successive, o che comunque il suonare (in generale) mi da' sensazioni raggiungibili difficilmente altrimenti, pero' funziona.
Per pochi brevi istanti ci sono solo io, la mia Ibanez blu (o il basso o il trombone), e il piede che batte un tempo che e' dritto forse solo nella mia testa.
Il problema e' mettersi li'. Incominciare. E stasera non ce ne e'. Non ne ho voglia.

In questa Estate strana sono gia' a tre pezzi nuovi, e sto preparando il quarto. Pero' Africa dei Toto ha un paio di cambi noiosi da interpretare: e non ho voglia di impegnarmi. Potrei volermi divertire, alle strette (la parte razionale di me opera molto cosi' in questo periodo: tiene in riga la parte irrazionale in cambio di birra e sigarette). Ma non impegnare.

Strano perche' ieri mi sono armato di ventilatorino anche per lo studio: per non grondare sulle ottave troppo alte, in questa prova di arte che non e' mia, nonostante tante ore di abnegazione.

Ma niente. Magari cerco qualcosa di piu' facile, a livello della penultima speedy gonzales. Ma per ora scrivere per il blog, sul Satellite dualcore nuovo di pacca, regalo di ieri dei miei(...), mi pesa di meno. E siccome devo cercare di ridurre la zavorra, ed oggi mi sono gia' costretto ad incominciare con l'xbox il tentativo
di chiudere il primo livello di ninjia gaiden II (grazie p.r., parte razionale, poi mi sono divertito! l'idea di farlo con i carmina burana sparati dallo stereo e' stata uno sballone cosmico!), adesso assecondo un po' la mia voglia di fare niente, e semmai di scriverlo qui, per i posteri e per questo diario che forse un giorno rileggero' con qualche sorriso piu' convinto.

NB il Narciso di Caravaggio e' per dire che quello che e' Arte si sa ben distinguere da quello che e' fare una buca nel terreno.

sabato 8 agosto 2009

E' la prova? Eh?

Dopo una mattina passata a:
- spingere una moto di 130 kg in salita dal tuo amico e meccanico di fiducia sotto casa ad un altro piu' specialistico, ma piu' lontano, molto piu' lontano;
- svuotare il garage dai rimasugli lasciati dall'(ex-) moglie e fare la spola (dato il volume di trasporto della yaris) verso la discarica comunale (dall'altra parte di Legnano, nello specifico);

il PIACERE di una birra ghiacciata e' la dimostrazione che dio (Dio?) esiste?

lunedì 3 agosto 2009

Tra incubo e realta'.

Dormivo e pensavo che potevo provare a fare qualcosa durante il suo fare gli scatoloni per il trasloco.

- Io non ti voglio perdere...
- Tu mi hai gia' perso.

Poi mi sono svegliato e per rincuorarmi ho allungato la mano... Sopra un cuscino che non c'era.
Incubi e ricordi di nuovo mescolati a confondermi e farmi male.

Quando finira'? Posso avere una risposta? Una caz#o di risposta? Eh? Quando finira'?

martedì 28 luglio 2009

Stramaledetto, ti venisse un crampo al c#lo.

Certe volte la gente e' stronz@. Non si puo' non ammettere che per il prossimo, il prossimo, non conti quello che a Genova chiamano un beneamato belino.

Dovevano venire a visitare casa, stasera. Dovevano.

2 ore emmezza di pulizie feroci, ieri in notturna, uscita dal lavoro solo alle sei, con tutte le conseguenze del caso, stasera, e mi telefona la tizia della agenzia per dirmi che e' passato di qui, ha visto che da fuori non gli piace (perche' poi?) e se ne e' andato...
Sgrunt. Ti venisse un po' di bene signor Giovanni di staminchi@.

Ma l'educazione? Aspettare la persona con cui hai appuntamento? Scambiare due chiacchiere, un punto di vista? Boh. La popolazione mondiale deve essere rieducata, o decimata.
Cosi' non si puo' andare avanti.

'ncul.

domenica 26 luglio 2009

Caspiterina!

Ho approfittato del prelievo del gattosio da casa, da parte della mia separata meta', per comprare da Mediaworld (non conoscevo ancora l'indirizzo della biblioteca comunale, quindi il centro commerciale mi sembrava una buona meta' per evadere dall'incombenza), una "macchinetta" Canon a470, da 7 megapicsi, per vacanze e scorribande.
Commento: ullalla'. Ma come? 79 euro e posso scegliere esposizione e tempo di apertura? Punti di messa a fuoco automatici ma visualizzati pre scatto?? MACRO?!?! Gli ASI?!?!! Non immaginavo che un attrezzino da cestone mi consentisse un po' di arte fotografica (per le mie limitatissime capacita') e tanto spazio di manovra. Sono quasi shockato dal progresso in questa materia in cosi' pochi anni.
Ullalla', allora, ullalla'.
Tra l'altro quando piove sfig@, piove. Ieri ho scoperto che il bancomat mi si e' fritto e ho dovuto pagare con mon-CC anche un libercolo sulle piste da mountain bike in Lombardia. Ci andro' con l'aratro, appena la verdona riparte. E con Samuel, fedele compagno di mille avventure. Palude del Brabbia la prima meta. Attendo le cartine dettagliate, per scoprire qualcosa che forse torni a dare un senso a tutto questo disegno.

(Allego i test in treno, ieri pome, della "macchinetta").

giovedì 16 luglio 2009

Ventisei trentesimi.

Questo numero, frazione propria del tutto rispettabile, e comunque piu' rispettabile della figura fatta al mio esame, lo riconosco, chiude il mio quarto anno di giurisprudenza.
Anno iniziato da coniugato quasi felicemente e concluso da separato in attesa di omologa del tribunale. Vorra' dire qualcosa? Dico di tutto questo impegno per il secondo lavoro della laurea?
Beh se tutti gli uomini che bevono acqua muoiono, l'acqua e' un veleno mortale: col che voglio dire due cose. Primo che la logica e' diabolica: nasconde delle insidie, la seconda e' che la birra uccide meno dell'acqua. Quindi: viva la birra.

A parte queste simpatiche distorsioni sono contento di potermi finalmente concentrare sul lato oscuro della mia esistenza con tutte le mie energie.
Ora si' che posso autocommiserarmi a tempo pieno, o quasi. E continuare a farmi le stesse domande senza risposta senza essere interrotto da riflessioni sulla causalita' della colpa nell'omicidio colposo nel settore medico o del lavoro (era l'esame di Penale Progredito...).

Ecco quindi un paio di CD di Obituary e Children of Bodom per accompagnarmi in questa discesa negli inferi spuntare dal mio zainetto zuppo del primo pomeriggio milanensis, passeggiato in Duomo a temperatura folle.

Ora si' che posso incazz@rmi per la moto che e' ancora in riparazione.

Ora si' che posso cercare di consolare mia sorella per la perdita del suo cagnolino di 17 anni.

Ora si' che posso pensare che avrei voglia di passare le vacanze in un pozzo artesiano.

Fu#k. Periodo di m.

Passera'.

lunedì 13 luglio 2009

Fade to black













Life it seems will fade away
Drifting further every day
Getting lost within myself
Nothing matters, no one else

I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free

Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly lost, this can't be real
Cannot stand this hell I feel

Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness taking dawn
I was me but now he's gone

No one but me can save myself
But it's too late
Now I can't think
Think why I should even try

Yesterday seems as though
It never existed
Death greets me warm
Now I will just say goodbye

mercoledì 1 luglio 2009

Cronistoria di una sfig@ annunciata.


E' arrivata la moto. Qualcuno l'ha fatta cadere prima che io la potessi vedere: fiancatina rotta, paramani rotto, pedalino che ostacola il kickstarting.
Ingolfata come uno stomaco di blogger ad una festa di capodanno.

Dio che palle.

E mi vogliono vendere che forse e' colpa mia, o del venditore che l'ha caricata male alla tnt, che c'e' un altro call center da chiamare perche' loro non si occupano direttamente dei danni fatti, solo dei pagamenti con cartadicredito.

Dio che palle.

E mi dicono di non ripararla: che devono vedere prima loro (quando? chi? Come???) semmai se pagarmi qualcosa, bonta' loro.

Dio che strapalle.

Quindi ho il mezzo, che mezzo non fa perche' ammaccato e imbolsito.

Avrei voglia di piangere o di spaccare qualcosa, perche' anche la via di fuga che avevo individuato per scappare, vento tra i capelli (metafora piu' che mai) da questo vuoto che mi assorda e' sbarrata. A doppia mandata.

Boh aspettiamo. Aspettiamo cosa? Boh, aspettiamo.

Third & long

Sergio e' entrato nel mondo dei bloggers. Si trova qui.
Benvenuto :)

sabato 27 giugno 2009

Autore - Under costruction.

Ho pensato che nell'iconografia piu' classica per me l'immagine piu' evocativa di sofferenza e' la corona di spine in testa a Gesu' Cristo. Cosi', per ricordare a questo uomo ormai separato, che dalla vita bisogna attendersi anche la sofferenza, difetto di memoria degli inguaribili ottimisti, mi sono preso un appunto, diciamo cosi', da ritrovare sotto alla doccia, ogni giorno.

La distanza tra la ragione e il sentimento spesso non si riesce a coprire che a colpi di machete in una giungla.

sabato 20 giugno 2009

Il giorno prima dell'infelicita'

Il giorno prima dell'infelicita' si vive con il groppo in gola. Si vive con le lacrime che non salgono ad annebbiare la vista e con la tensione, la paura, di non sapere affrontare il momento.
Il giorno prima dell'infelicita' si vive anche con la speranza che ci sara' un giorno dopo al giorno dopo, in cui le cose magari cominceranno ad essere meno nere.

Il giorno prima, oggi, deve passare, ma se finisce e' perche' inizia un giorno ancora piu' terribile.

Il sole sorgera' anche Lunedi', ci saranno i Metallica al forum, dopo una giornata di lavoro logorante.

Ma domani e' solo Domenica. E sara' davvero una giornata difficile. Forse la piu' difficile.

lunedì 8 giugno 2009

Drammatico

Voltaire diceva, nel Trattato sulla Tolleranza, "Non condivido le cose che dici, ma difendero' fino alla morte il tuo diritto di dirle".
Ammirabile esempio di Democratica apertura al dialogo.

Vorrei poterlo condividere sempre.
Ma poi mi tocca sentire borghezio. E mi viene voglia di illuminarlo.
Con un puntatore al laser.

Dico. Ma era il caso di arrivare in 2 partiti sotto alla soglia del 4%? Perche' la Sinistra continua con queste caz#ate? Non sono d'accordo sulle linee di partito e invece di fare fronte unico, con apertura alla discussione interna, si staccano. Fondano altro. Che bel risultato.

Continuiamo cosi', a scomparire. Magari la prossima volta ci presentiamo in 8 con la falce e il martello a prendere lo 0,5 e a dire che serve un processo di rinnovamento.
Servono coesione, e proposte vere per gente vera.

Drammatico.

venerdì 22 maggio 2009

Mills... in pills.

Dunque. Si dice che Mills e' colpevole e si spiega perche'. Qualcuno lo ha corrotto. Assodato? Assodato. Chi lo ha corrotto dice ha gia' spiegato (quando? Come?) e che e' tutta una montatura dell'organo (a quanto pare non lo vuole chiamare potere, ma per scaramanzia?) giudiziario, che fa politica (perche' dovrebbe poi?) e che comunque spieghera' in Parlamento. Ai suoi seguaci, ai suoi sudditi, che comunque lo hanno gia' assolto a suon di capezzonate? A che pro? E comunque ha gia' cambiato idea. Sulla necessita' di apparire in Parlamento dico.
Boh. Non capisco molte cose. A parte un'ammirevole capacita' di confondere. Bravo. Lo rivoteranno. Lo so. Anche in Europa. Pero' continuo a non capire.

domenica 22 marzo 2009

Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Mi devo calmare. Guardo Report e mi sento preso per il qlo.
Dai berlusconi, dai gasparri, dai mammi' e dai confalonieri. Strafottenti, abusatori delle NOSTRE, ripeto NOSTRE frequenze.
Basta prenderci per il qlo!!!
Basta!
Invito chiunque a sprogrammare dal televisore chi abusa di concessioni che non ha.
Ma chi vota sta gente?
Che nervoso ca#zo.

venerdì 20 marzo 2009

Democrazia, in pillole.

Provo a scriverlo di getto PDE.
Secondo me democrazia e' compromesso, accordo (parole spesso biasimate irragionevolmente: l'accordo sottobanco, l'"inciucio" sono ben altro, secondo chi scrive, rispetto alla mediazione).
Secondo me democrazia e' grande (non necessariamente completa) soddisfazione dei piu', e piccola (non necessariamente nulla) soddisfazione dei meno.
Se proprio deve essere matematica, che sia una media pesata.
Che ci sia il DIALOGO, che in parlamento (curioso paradosso) sembra non esserci, quando menti indottrinate pensano all'unisono e quando chi dissente riceve la scomunica dal partito.
Che ci sia il confronto, che si mettano sul tavolo i pro e i cons senza preconcetti ma con la reale voglia di valutare l'altrui posizione, magari anche prima di insultarla.
Credo che se la maggioranza volesse la dittatura, non sarebbe comunque un risultato democratico imporla. Questione di risultato e non solo di risultante.
Credo che se la maggioranza in un sistema maggioritario ricordasse che rappresenta con il 70% dei seggi il 43% dei votanti, sarebbe meno ostentatamente prepotente, in nome dei sondaggi e di una volonta' popolare distorta.

Boh forse dovevo scriverlo in un momento di minore stanchezza, che aiuta il pessimismo, che favorisce rabbia e frustrazione.

Ma.

Questa non e' democrazia, e' "na schchifezz" diceva un mio vecchio professore. E non mi sento di dargli torto, per niente.

sabato 7 marzo 2009

About referendum.

In pillole.
I referendum (si puo' usare al plurale, latinisti?) costano, ma sono uno strumento democratico importante: permettono al popolo di dissentire direttamente dalle decisioni prese dagli eletti.
E poi? Succede che viene reintrodotto il finanziamento pubblico dei partiti, succede che si torna a parlare di centrali nucleari, succede che si torna a discutere di aborto.
E lo si fa con una sfacciataggine e una arroganza davvero insopportabili, anche senza voler entrare nel merito dei singoli temi.

Qualcosa mi sfugge in questo meccanismo.

Va bene che la storia del diritto insegna che culture diverse, di generazioni diverse, fanno e disfano, approvano e negano, concedono e si ritraggono (mantenendo comunque una tendenza ammirabilissima alla apertura, allo stato di diritto, al miglioramento delle garanzie dei diritti fondamentali, positivamente affermati). Ma qui mi sembra che il periodo di questa sinusoide si sia un po' troppo irriverentemente accorciato.
Dico: qual e' il senso del referendum abrogativo se pochi anni dopo si torna a legiferare nella stessa direzione disapprovata? Mi sembra degno di rispettosi dubbi tutto questo, caro lettore. O no?

mercoledì 25 febbraio 2009

Giro di boa, si torna a riva.

Wow. Con il 25 di oggi in diritto internazionale (nessuna altisonanza, anzi molta fortuna e un po' di sgamo nello sgattaiolare nella parte buia dell'interrogazione! ;) raggiungo quota 16 dei 32 esami (o 33? Ma dove e' il mio piano di studi?!?! Vabbe' Statistica dai, me la passeranno dal poli) e scollìno. Ne mancano la meta'. Che fatica pero'. A quanto pare da ora in poi sara' piu' difficile dire "vabbe' mollo tutto" in caso di devastatio pallorum. Speriamo che non passi la voglia.
Pero' sono stanco. Una cifra. La casa e' ancora in vendita. I debitori sono ancora in debito e i creditori ancora in credito. Ergo la situazione pesa. E con essa lo studio si fa cosa non facile. Vabbe'. Provo a rilassarmi. Stasera c'e' il Chelsea. E domani mi leggo un romanzo nel parcheggio ad aspettare l'apertura dei cancelli. Per cambiare un po' aria dai.
Un saluto, terrestri.

giovedì 5 febbraio 2009

Ci sono persone che...

in macchina, in fila, la mattina presto, ridono (ascoltando la radio presumo).

Oh, a me fa piacere scoprirli. Mi contagiano per un istante col loro buon umore. :)

sabato 24 gennaio 2009

Ci sono persone che...

ti accecano con il faretto posteriore antinebbia, quando c'e' visibilita' a 200 metri e c'e' un traffico da sei macchine ogni 25 metri quadri di autostrada... Per la sicurezza dicono. Dopo averti sorpassato a 4 centimetri dal fanale, mentre tu sei a 110 e loro a 140 kilometri orari. Non c'e' che dire. La sicurezza si' che e' una buona argomentazione. Tout court.

venerdì 16 gennaio 2009

Ci sono persone che...

ti dicono di passare a ritirare il tuo pacco, che hanno tentato di consegnare quando non c'eri pur sapendo che non ci saresti stato (per ben due volte!) al deposito, direttamente, e il giorno dopo rispondono a tuo cognato, delegato al ritiro, che lo hanno riinviato al mittente la mattina stessa.
Questa, di mattina.

PS. Ma saranno persone i corrieri? Non vorrei insultare la categoria delle persone.

mercoledì 14 gennaio 2009

Ci sono persone che...

ti dicono "allora se non ci sentiamo, rimaniamo d'accordo cosi'".
Poi dopo due chiamate non risposte e un messaggio in segreteria vuoto nel giro di 10 (8?) minuti, ti trovano e ti dicono "Allora niente... Volevo confermare".

Io lo trovo spassoso.

domenica 11 gennaio 2009

Auguri!

Un saluto e un augurio di buon anno (sono ancora in tempo?) per tutti voi viaggiatori che passate di qui e ai quali, non me ne vogliate, non trovo piu' il tempo di dedicare attenzione. Verranno tempi migliori, almeno questo e' quello che mi auguro io.
Cin cin.