domenica 19 agosto 2007

Sul lavoro precario


A proposito della discussione o delle discussioni sul precariato vorrei segnalare
http://grillorama.beppegrillo.it/schiavimoderni/
Un libro, una raccolta di lettere di lavoratori precari: come dice Grillo, fanno stringere il cuore.

Sul precariato, quello che quella nefandezza rappresenta per migliaia di giovani - ancora oggi... ma come si fa a non VEDERE quale abnorme abuso si fa del lavoro precario?! Ma che cosa cacchio c'e' di "progettuale" nei lavori che offrono?! Cento anni di lotte sindacali, di tutela dei lavoratori, rovinati cosi'? Buttati nel cesso??? Disgusto.

Poi si specula sull'assassinio di Biagi e sulle parole di chi, a sua volta, lo definisce un assassino.

Io propongo di togliere questo sovraccarico di significati, e di badare al sodo.
Il lavoro precario fa schifo a tanti e fa gongolare pochi. Buttiamolo via, per favore.

11 commenti:

JJ ha detto...

Ultimamente mi sono spesso trovato in disaccordo con Grillo. Questa sua iniziativa mi è invece piaciuta tanto: dare una voce. Mi ha sorpreso leggere sul corriere una serie di deliranti articoli che associano Grillo al brigatismo, ed in parlamento attacchi a Napolitano per i suoi apprezzamenti a Schiavi Moderni.
La prendo come l'ennesima prova di un sistema giornalistico e politico oramai allo sbando, ma che per qualche strana alchimia, continua a comandare e gestire la vita di tutti noi.
Schifo, fastidio... misantropia :-(

Anonimo ha detto...

Appoggio ciò che dici tu caro Andrea!
E sono d'accordo con ciò che scrive JJ.
Ormai qualsiasi cosa o persona che vada controcorrente viene associata automaticamente al brigatismo.
Ora parto dal presupposto che, c'è stato un gruppo chiamato BR, e che molti ancora sono in galera, quindi non hanno "abiurato", termine questo usato da Curcio per non usare la parola "pentimento", sicuramente molto più denigrante.
Ora questi che non hanno abiurato, non hanno neppure mai appoggiato, nè legittimato queste che si definiscono "nuova brigate rosse".
Eì tutta una montatura, un modo per spargere terrore fra la gente...insomma apriamo gli occhi e vediamo chi è che fa "terrorismo" oggi!
Quello di ieri è passato e non credo affatto ci siano le condizioni affichè torni!
Per Grillo, lo condivido solo in alcune cose. Una di questa è la proposta di buttare fuori dal Parlamento chi ha subito condanne, rinvii a giudizio e processi in corso. Naturalmente anche quello stronxo di Caruso che non è certo uno stinco di santo.
A dopo:-)

Anonimo ha detto...

la questione di sospendere dall'attività parlamentare chi ha processi in corso è un'arma a doppio taglio.
se da un lato c'è la questione del buon gusto e del lecito dubbio su chi governa, dall'altro è troppo facile creare processi fondati sul nulla per bruciare avversari politici.
sarei cauto non per il principio, che approvo, ma per la malizia che pervade la società moderna.

sul libro..non so, non ho letto. comunque di casi drammatici ce ne sono sempre in tutte le cose...dal mio punto di vista (un po' disincantato) tutto sta nel capire se sono una serie (magari troppo lunga) di casi isolati, o se si tratta di una "regola".
e qui, ahimè, entriamo nel campo della fede. bisogna decidere se credere nella buonafede dell'autore, dell'editore e di chi lo sponsorizza.

io sono ateo.

Anonimo ha detto...

ho guardato il link e sono rimasto perplesso.
intendiamoci: la moltiplicazione delle tipologie di contratti precari ha sicuramente aumentato il problema, ma la piaga è ben anteriore a biagi e alle sue sgangherate invenzioni.
stagionali mantenuti tali in modo pressochè continuativo per anni e anni sono realtà presenti sul mercato da parecchio prima delle ultime riforme.

non per difendere biagi, per carità, giusto per dire che il problema c'era e c'è ancora, se santificarlo solo perchè è morto è stupido, anche pensare che lui sia realmente la causa è deleterio. è troppo semplicistico.
è solo uno specchietto per le allodole.

Anonimo ha detto...

Approvo quello che ha detto PDE (spero non sia partito democratico europeo ihihi), nel suo secondo intervento e cioà che le catastrofi del lavoro in Italia c'erano da prima della legge Biagi; questa forse ha solo peggiorato la situazione.
Non santifichiamolo solo perchè è morto è uno dei tanti caduti sul lavoro.
Sul primo intervento ho qualche dubbio, se ci fosse stata già una legge contro le candidature di chi ha problemi con la legge, Cuffaro non sarebbe stato Presidente della Regione Sicilia...un modo come un altro per fermare la mafia.
Certo è semplicistico prendere alla lettera Grillo, una legge non può certo essere racchiusa in un pensiero ma in questo che viene elaborato in modo costituzionale.
Per cui non credo scatterebbe una caccia alle streghe...piuttosto una minore possibilità di farla franca per alcuni nemici della giustizia;D
A dopo

Rampo ha detto...

Un po' off topic la parte sulle candidature, ma senz'altro interessante. Cominciamo a dire che sarebbe comunque buon gusto pubblicare chi ha fatto cosa, proprio in sede di candidatura. Tanto per cominciare. Poi che sia il popolo a decidere con piena consapevolezza mi sembra comunque, comunque, piu' democratico. Sul resto dei privilegi si puo' discutere, anche perche' che le persone possano cambiare, soprattutto dopo una condanna, non si deve escludere a priori: la rieducazione e' anche un principio sacrosanto nella nostra Costituzione.

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea...che dire...del precariato, che per un pò ho visuuto anch'io, non c'è niente...o quasi che vada salvato...per uno studente un lavoro stagionale può andar bene...ma solo per lui...fa bene sicuramente a qualcuno...non so perchè, ma ne sono certa...
Per quel che riguarda poi la 'fede'...sono d'accordo con Pdepmcp...(wow, c'ho preso co sto nick...)...anch'io tendo ad essere un pò dubbiosa riguardo ai salvatori della patria...
mentre scrivo vedo le foto dei tuo mici...da loro un grattino...:-)

JJ ha detto...

Il problema sul precariato è l'ennesima dimostrazione di quanto la società italiana sia immatura: abbiamo una classe dirigente moralmente spregevole, vedono solo il loro guadagno subitaneo, senza se e senza ma, indifferente alla soddisfazione di chi lo arricchisce. Abbiamo un sindacato parodia di se stesso che difende l'indifendibile e che reclama l'inverosimile: va bene il posto fisso e la sicurezza, ma richiedere il posto fisso per lo studente che lavora a mcdonald/ikea per poi affermare che mcdonald/ikea sono i demoni è da commedia stile Vanzina.
Ora la sparo grossa: i giovani sono pigri, molto pigri, e pagano l'eredità culturale della generazione posto fisso.

Provo ad approfondire prima di fare la parte del Maurizio Mosca di questo blog.

Sulla classe dirigente capace solo di monetizzare, senza fare una vera imprenditoria penso che ci siano pochi dubbi. I nostri imprenditori (grandi e piccoli) non creano una ricchezza condivisibile, e neppure possiamo sperare che siano i gruppi stranieri a creare questo al nostro posto (sarebbe bello, ma proprio non possiamo). Dice bene il nostro ministro quando afferma che servono infrastrutture per permettere alla nazione di crescere (ferrovie, strade, acquedotti, ricercatori, etc...): queste sono una base per una ricchezza condivisibile. La nostra imprenditoria giovane, porta in gran parte il cognome importante e ricco di un padre importante e ricco, ma per contingenze sfigate e mito del posto fisso, ci sono pochi giovani disposti a rischiare, nessuna colpa, solo considero che fin da presto ci viene spacciato il mito del lavoro dipendente... Si può e si deve pretendere che l'ikea assuma a tempo indeterminato i magazzinieri, capimagazzinieri e/o figure che per età o aspirazioni non vogliono di meglio. Per favore, per favore però non vaneggiamo a pretendere che il lavoro nel customer care telefonico, il lavoro alla cassa di mcdonald, che l'universitario usa per pagarsi due sfizi o quando va bene parte dell'università, sia un lavoro a tempo indeterminato. Non ha senso socialmente. Il giovane che lavora al centralino e dopo 3 anni è ancora al centralino non è solo la dimostrazione di uno scarso fermento del panorama lavorativo italiano, è anche il paradigma della pigrizia culturale di chi reclama il posto fisso senza condizioni...
Potrebbe essere il paradosso del cane che si morde la coda: colpa della società? solo sfiga? imprenditoria di merda? giovani senza aspirazioni? quale è la causa e quale l'effetto? Siamo sicuri che la risposta ci dia la soluzione?
Io no.
Tornando al post la legge Biagi non è sbagliata a priori. Certo che non si tratta di un capolavoro di socialismo, da un punto di vista ultra-liberista potrebbe forse funzionare... ma all'applicazione c'è una malafede genetica imbarazzante. In queste condizioni va già molto bene che gli uffici non siano degli harem con le donne ridotte al ruolo di foche ammaestrate... Tristemente non vedo la cultura, l'educazione e la civiltà per il lavoro, non la vedo a nessun livello, sono poche ed in minoranza le persone che distinguono la professionalità dall'adulazione, la disposizione al lavoro dall'imboscamento.

Se penso poi ai politici, il discorso è legato da un doppio filo: sono lo specchio della nostra società, studiano nelle nostre stesse scuole/università, escono dal nostro mondo, e salvo poche eccezioni, sono sicuro che l'italiano si comporta esattamente come loro! Ha ragione PD nel dire che c'è troppa malizia per poter sbarrare la vita politica ai condannati, però qua si tratta di distinguere tra reato e reato, paradossalmente il tristemente citato caruso risalta come un faro nella nebbia: provo più rispetto per un imbecille che come lui ha fatto il disobbediente che non per il senatore Selva che usa l'ambulanza al posto di un taxi. Per non citare i piani altissimi... (Berlusconi? D'ALEMA????)
Certo che poi mi chiedo come si fa a chiedere ad un evasore corrotto di governare una nazione? Come si fa a votarlo? Ancora mi ritrovo a puntare il dito contro il popolo... non vogliamo che ci governi? basta non votarlo... basterebbe poco: non votare per quei partiti che candidano personaggi imbarazzanti... Invece c'è chi li vota, e non sono pochi... questo mi fa pensare...

Rampo ha detto...

Il problema e' l'effetto boomerang di tanti attacchi a certi poteri, soprattutto moderati: se ne parla tanto male ma troppo diffusamente per non creare il dubbio che sia tutto inventato. E' una maledetta maledizione. Riguardo ai giovani non condivido tutto il tuo pessimismo: c'e' tanta voglia di fare, ANCHE. Ma non ci sono possibilita' REALI, finanziarie. Ad ogni modo sugli abusi non posso che sottoscrivere e sottoscrivere...

Anonimo ha detto...

sui lavoratori ed il precariato mi trovo bene in mezzo alle posizioni di rampo e jj.
troppo sfruttamento da parte dei datori di lavoro, troppo culo pesante da una parte consistente di lavoratori.

il punto mi sembra essere che la flessibilità è diventato un fattore imprescindibile dell'economia moderna. ma flessibilità non deve voler dire sfruttamento o semi schiavitù.
dovrebbe voler dire + possibilità e - certezze. uno scambio in mentalità molto + americana che europea, ma se mantenuto entro certi limiti, accettabile.

sui parlamentari: sì ci vorrebbe più chiarezza e trasparenza. capisco (e condivido) la richiesta. sono solo tremendamente disilluso. in un mondo come questo la trasparenza ispira diffidenza, le persone senza macchie sono quelle brave a nasconderle ed è facile, troppo facile, macchiare gli altri.

sino alla fine di un processo c'è la supposizione di innocenza, quindi non ha senso legare "l'accusa" a una "sanzione". in italia i processi durano 5-10 anni, quindi le macchie restano sospese troppo a lungo. troppo.

al di là di questo si potrebbe anche ammettere che dopo il primo grado la supposizione d'innocenza venga a cadere...ma qui è fanta-giurisprudenza...

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

ho un gran mal di testa e non mi prolungherò molto.
Ritornando alle candidature, se si evitasse di candidare tipi come Cuffaro, ad esempio, si eviterebbero di certo molti problemi di diverso genere.
Siccome non ci possono essere due pesi e due misure e la legge deve essere uguale per tutti, ribadisco che chi ha pendenze di qualsiasi tipo con la giustizia, non deve essere nenache proposto a nessun tipo di candidatura.
A dopo:-)