giovedì 19 luglio 2007

Chavez...?


Ecco un dubbio fresco fresco, su cui sto rimuginando da qualche settimana per i motivi vari di cui diro' tra poco.

Chavez, Venezuela. Un mito? Un orco?
C'e' chi risponderebbe tutto e il contrario di tutto su Fidel Castro, ben piu' noto (e quindi controllabile?) del primo di cui sopra, quindi figuriamoci i cori su questo, decisamente piu' sconosciuto. (Davvero meno controllabile???)

Ora le piccole premesse. Quando ero in vacanza in Sicilia ho rivisto dei parenti, il fratello di mia suocera e signora, conosciuti al mio matrimonio come gli zii appena arrivati dall'America, che hanno vissuto in Venezuela fino a poco tempo fa. Lei, loro, decisamente ma decisamente ma decisamente filo-clericali e religiosi - da preghierina prima di pranzo. Va bene. De gustibus.
Il fatto e' che proprio da loro ho sentito dire, con vera acrimonia, peste e corna di Chavez. Addirittura che pensano di tornare in Venezuela quando non ci sara' piu'.
Punti persi per lui, c/o me. E con la mia ignoranza tiracchiato da una parte con veemenza.

Ieri invece mi e' capitato di acquistare il lavoro, l'ultimo, di Zulu dei 99 posse, megamito per il sottoscritto. Sul CD c'e' un pezzo chiamato Chavez, dove si esalta la grandezza di un uomo che nazionalizza (traduco: toglie a pochi per ridare a tanti, a tutti) il petrolio prima ancora di risalire al potere, democraticamente eletto dai piu' poveri.
Ostia. In Sudamerica. Non e' mica da poco.
Punti guadagnati, e tanti. Cosi', con la mia ignoranza rimodellata, sono stato tirato dall'altra parte, sfilacciato e ricaduto nell'imbarazzo e nel dubbio. (Credo che addirittura lo abbia citato nel bene Beppe Grillo, ma puo' darsi che sia stata la mia immaginazione a ricomporre casualmente pezzi di pensieri. Quindi sul sostegno di quest'ultimo meglio soprassedere).

Cosi' ho provato ad indagare: qui si legge qualcosa di quest'uomo.
Si smonta il clamore della sua prepotenza sulla stampa antagonista, e la sua propaganda e forse lo si fa per motivi di parte. E cosi' il cerchio non si chiude. Ancora.

Mi viene da pensare che si parli di un uomo, con tanti ideali, e con tanta incapacita' di costruire una politica totalmente non liberticida. Pronto a ricadere nei soliti errori del passato, e a macchiarsi e a macchiare tanto di buono con altrettanto di cattivo. Spero che non sia cosi'. Vorrei conoscerlo meglio, vorrei conoscere il suo operato.
Vorrei sapere che se consiglia di leggere Chomsky mentre fa un discorso (altra ricerca in rete, facile facile, dai) lo fa credendoci, e vorrei potermi congratulare con lui per essere arrivato li' contro cia, usa, e i soliti affaristi assassini delle multinazionali che proteggono. Quanto, ma quanto lo vorrei. Mi date una mano con carrettate di informazioni? Ho bisogno di sapere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ostia che argomentone!
Stai parlando di un paese che ha avuto ventisei costituzioni differenti: rende l'idea, vero? I venezuelani stanno vivendo in un marasma politico, tanto per utilizzare un eufemismo edulcorato.

E stai parlando di una situazione mediatica estrema: entrambi gli schieramenti hanno gli strumenti per influenzare l'opinione pubblica, e lo fanno con una plateale parzialità: da un lato si delegittima completamente il "Presidente" (il virgolettato non è mio...) trattandolo come un lurido golpista, e dall'altro lo si incensa come un apportatore di civiltà e cultura rivoluzionaria. Propaganda bieca e ingenua in entrambi i casi.

E stai parlando di un paese dove non ci è dato di conoscere la vera condizione degli italiani che ci viviono (e che non sono pochi): il buon ambasciatore Carante continua a dire che stanno tutti bene, rimanda al mittente gli assegni per chi vive in condizioni di disagio sociale e continua a propugnare la vulgata del buon borghese benestante (vulgata che sento riflessa nelle parole dei vostri parenti).

Insomma, un casino. Consiglio di leggere questa pagina: http://www.onemoreblog.it/archives/008142.html.
Vi troverai due articoli, vecchi ma interessanti perché riguardano genericamente gli stereotipi che circondano Chavez e soprattutto perché esprimono entrambe le voci: sono difatti contrapposti l'uno all'altro.
Uno dei due autori è Gian Antonio Stella, di recente balzato in cima alle classifiche dei libri venduti grazie al suo "La casta". E l'altro è Maurizio Chierici...

In bocca al loop: ne avrai bisogno... ;)

Rampo ha detto...

Ottimo intervento. :)

Anonimo ha detto...

mhiii...dopo l'intervento di lindo...bhè...non saprei che aggiungere...ti lascio un saluto caro..
p.s. credo che sia veramente ingarbugliata la situazione in sudamerica...e forse anche un pò lontana dal nostro modo di vedere, sentire, operare, da rendere anche difficile dipanare matasse di dubbi...