martedì 11 agosto 2009

On holiday

Oggi si parte: tre giorni a Stoccolma e tre a Copenaghen, piu' una manciata di tempo per gli spostamenti vari, quindi si torna Martedi' prossimo.
Boh. Wow. Boh.
Non e' che abbia tutta sta voglia di girellare per stupende capitali da solo: spero di fare un po' di buone foto, di vedere posti magnifici, di incontrare un po' di gente (ma anche no), di provare le montagne russe di Tivoli.
Mi dicono che visto il periodo mi fara' bene. Cosi' la mia pr (parte razionale) si e' fatta convincere a fare le prenotazioni e a fare una vacanza nonostante il periodo di ristrettezze economiche che si mescolano a tutte le tenebre tenebrose della solitudine inaspettata.

So gia' che sara' un po' noioso, senza poter condividere (e litigare sul) le scelte e l'esperienza. Ma tant'e'.

Spero di rifarmi occhi e spirito insomma. E' un investimento, e ce ne sono senz'altro di peggiori (diciamo che il Jim Beam in offerta all'Auchan lo teniamo fuori concorso).

Si parte tra l'ansia della scoperta, e lo scazzo di tutta la situazione al contorno.
Senza chitarra ci saranno momenti di riflessione dura. Ma anche questi sono nelle regole del gioco.

Speriamo che il bancomat funzioni, o che accetteranno la CC anche per un cappuccio e una brioche.

Speriamo... speriamo... speriamo.

Sono in vacanza, per dinci. Ed e' un momento raro in un anno di una pesantezza al limite del sopportabile.

Ma non mi lascio indietro nulla: nello zaino (che non so se passera' l'imbarco in cabina!) da 10 kg e 70 l porto tutta questa disperazione che onestamente avra' stancato te, mio lettore, e il sottoscritto.
Che posso augurarmi? Di dimenticare la' il tutto, al momento della preparazione dell'ultimo zaino. Meglio un paio di sacchettoni di panni sporchi e qualche buona jpeg da scaricare, di questo stato d'animo da mammalucco.
Ecco. Questa volta spero di dimenticare qualcosa, nel rifare i bagagli.

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