giovedì 29 novembre 2007

Politically incorrect

Okkei mi ributto sulla politica, tanto per mandare un heartbeat.
Ho visto Fini a Matrix. Va da se' che non condivido le sue soluzioni ne' tanto meno le sue priorita', ma gli riconosco di essere (o di mostrare di essere, comunque) un politico interessato ad un funzionamento del paese. Cosa che il nano continua a dimostrare di non avere come sua priorita'. "Noi ci teniamo i voti, loro si tengano il progetto", dice (Su Repubblica).
(Sul Corriere).
Ma come? Scusa ne', ma che vuoi tutelare i tuoi interessi lo hanno capito almeno un italiano su due, ma non ti sembra esagerato sbandierarlo cosi' sfacciatamente? Meglio, dico io, evviva l'onesta', anche quando e' evidentemente concessa per errore, per sbadataggine. Ora vuoi il proporzionale, e il tuo partitozzo nuovo di pacca, con nome e stemma belli lucidi, perche' a te basta governare, non per dare una direzione precisa, ma per esserci. E lo dici. Ti basta il timone, ma lo devi avere. Ed e' diventato un motivo di scherno di chi invece ritiene che i partiti si fondano sui programmi non sul populista raccogliere consensi con la propria immagine e non con dei contenuti. Sei come il peggio del peggio della dicci' della prima repubblica, ti manca di farti benedire. Ma non ti preoccupare, troverai sempre qualcuno che ti ci mandera', e di cuore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E come darti torto!!! E' quello che più intristisce: vedere che alla fine i politici non fingano neanche più di farlo per il bene del popolo. Mi sembra di stare ancora all'epoca dei feudi e degli staterelli e i vari signorotti che si coltivano la propria corte. Sigh Sob!
Buon fine settimana