lunedì 12 novembre 2007

La storia si ripete.


Avrei voluto urlare ai casini, ai mastella, ai di pietro, con tutta la rabbia che ho dentro, che "le istituzioni non perderebbero credibilita' in un momento come questo di lotta alla criminalita'", se si facesse chiarezza sullo sciagurato comportamento delle forze dell'ordine al g8 di Genova (io, come ho gia' piu' volte ripetuto c'ero, ho visto, ho sentito, e posso in qualsiasi momento raccontare e confrontarmi con chiunque sugli abusi sugli inermi e sulla arroganza con la quale sono stati perpetrati). Vorrei ficcare in quella teste bigotte e grondanti di grassa e vuota saccenteria che e' con la trasparenza e con la giustizia che si mantengono saldi l'affetto allo Stato e a chi lo dovrebbe difendere. Che se si separassero le mele marce da quelle buone non si guarderebbe alla cassetta nello stesso modo disgustato.
E vorrei farlo ancora di piu' oggi quando dopo un giorno invece di prendere le distanze dagli abusi armati di un [... riempite a piacere ...] ho visto fare quadrato intorno ad una situazione da non chiarire, da coprire con le solite spesse pareti di gomma. La violenza genera violenza, la giustizia genera soddisfazione e pace.
Almeno credo. Almeno voglio crederci.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

faccio un po' fatica a collegare i due episodi che citi.
mentre a genova mi pareva di vedere un disgno, qui vedo un gesto di un singolo (ammetto però di essere volontariamente poco informato sul fatto recente).

mentre allora era una istituzione a scegliere una linea guida "marcia", chiamando volontariamente a raccolta i suoi peggiori esponenti, ben camuffati fra quei tanti bravi agenti che sicuramente ci saranno stati, qui credo si tratti del gesto di un singolo non controllato, ma neppure instradato deliberatamente verso una situazione esplosiva, dall'alto.

nota a margine: a mio avviso "Vorrei ficcare in quella teste bigotte e grondanti di grassa e vuota saccenteria" è violenza. che genera violenza.

Rampo ha detto...

Indipendentemente dal livello gerarchico dove si verifica il "marcio", dove ci si permettono comportamenti oltre i limiti della legalita' (livello evidentemente diverso, a quanto pare) il succo e' che la politica dovrebbe lasciare all'informazione e alla giustizia lo spazio migliore per operare in trasparenza e condannare chi si dovrebbe.

Per la nota a margine: secondo me la tua chiave di lettura si discosta da quella mia, di scrittura. Spero di non essermi sbagliato, ma "ficcare in testa" significa convincere, anche se detto con i denti serrati.

Anonimo ha detto...

Fight fire with fire (tanto per restare nell'ambito semantico della tua immagine) è pericoloso.
Implica che il tuo fire è diverso da quello loro per il fatto che arriva dopo, è una risposta.
E quindi ci si autorizza alla violenza sulla scorta di un "ma loro prima hanno fatto così". In italiano si dice faida. Parola che suona benissimo, se la dici a denti serrati.
Mmm... cos'è che stavo dicendo?
:)

Rampo ha detto...

Io penso alla resistenza armata e alle rivoluzioni e a quanto di nobile hanno avuto di fronte ai soprusi e alle morti perpetrate. Non e' certo il caso di mettere a ferro e fuoco una citta' per un (abominevole, certamente) caso sporadico di idiozia, in uno Stato che ha (dovrebbe) raggiunto l'encomiabile appellativo di Stato di diritto... Certo che se i casi fossero meno sporadici... Cadrebbero le premesse... O no?

Anonimo ha detto...

Va bhe! Facciamo una cosa Isoliamo i fatti! Perchè forse sono da isolare sono tre fatti isolati ! Che però messi insieme danno un unico risultato una GUERRA FREDDA o meglio una GEURRA E BASTA!
isoliamo i fatti di Genova dove si è fatto di tutta un'erba un fascio ( oddio non equivochiamo ne sull'erba , ne sui fasci!)
Isoliamo l'idiozia della mentalità per cui chi va in guerra ( E vi assicuro che chi come i poliziotti o simili vengono sbattuti arma in mano in mezzo alla strada vengono gasati come i soldati mandati al fronte ) è convinto che dinanzi a loro c'è solo il nemico da annientare! Isoliamo poi i cosidetti incavolati neri che sono andati allo stadio convinti di poter assistere alla partita ed invece si sono ritrovati a non assistere ad un bel nulla, e poi isoliamo quelli organizzati!
Si Perchè non mi dite che non c'era un qualcosa di pronto già da tempo, c'era una "ribollita come dicono i toscani che era lì pronta alla prima occasione ad esplodere!
Grande ammirazione alla famiglia di Gabriele Sandri che ha voluto dissociarsi da tutto ciò che sono stati i tumulti di piazza e le beghe calcistiche! E nessuno mi dica che fermeranno realmente il calcio troppi interessi politico-economici
E dopo tutte ste parole inutili che tanto non cambieranno un bel niente ti mando un baciottone
Anna

Anonimo ha detto...

Ciao....ti lascio la buonanotte...questa storia è assurda....d'altra parte viviamo in un paese assurdo....

Anonimo ha detto...

era più "bigotte e grondanti di grassa e vuota saccenteria" a sembrarmi gratuitamente offensivo e quindi verbalmente violento...
immaginavo che ficcare non implicasse l'uso di uno scalpello ;)

la politica dovrebbe anche condannare, eventualmente se stessa, quando il marcio è a livello politico o a contatto con essa, oltre che lasciare all'informazione e alla giustizia il loro ruolo.
a genova avrebbe dovuto farlo, per il tifoso forse un po' meno...

Rampo ha detto...

E ma non e' un'opinione! E' un fatto!! Va bene, dai. Ammetto che si possono usare eufemismi migliori. :)

Per il resto sono d'accordo: riletto nel complesso sembra voler mettere sullo stesso piano due situazioni per molti versi grandemente differenti: continuo a pensare che abbiano il minimo denominatore comune di avere un sostegno incondizionato delle istituzioni, che allontana il cittadino invece di avvicinarlo.