sabato 7 marzo 2009

About referendum.

In pillole.
I referendum (si puo' usare al plurale, latinisti?) costano, ma sono uno strumento democratico importante: permettono al popolo di dissentire direttamente dalle decisioni prese dagli eletti.
E poi? Succede che viene reintrodotto il finanziamento pubblico dei partiti, succede che si torna a parlare di centrali nucleari, succede che si torna a discutere di aborto.
E lo si fa con una sfacciataggine e una arroganza davvero insopportabili, anche senza voler entrare nel merito dei singoli temi.

Qualcosa mi sfugge in questo meccanismo.

Va bene che la storia del diritto insegna che culture diverse, di generazioni diverse, fanno e disfano, approvano e negano, concedono e si ritraggono (mantenendo comunque una tendenza ammirabilissima alla apertura, allo stato di diritto, al miglioramento delle garanzie dei diritti fondamentali, positivamente affermati). Ma qui mi sembra che il periodo di questa sinusoide si sia un po' troppo irriverentemente accorciato.
Dico: qual e' il senso del referendum abrogativo se pochi anni dopo si torna a legiferare nella stessa direzione disapprovata? Mi sembra degno di rispettosi dubbi tutto questo, caro lettore. O no?

5 commenti:

JJ ha detto...

Problemone: decisioni prese vent'anni fa sono da considerare immutabili?

Vent'anni sono tanti.

La sensibilita' puo' cambiare. Chesso', magari c'e' un ricambio generazionale. E magari ci scappa che la nuova generazione non consideri piu' l'abolizione della pena di morte come una importante conquista sociale: si chiama democrazia anche questa?

Lo strumento del referendum e' stato "con metodo e costanza" delegittimato.

Rimettere in discussione - eventualmente - anche la costituzione, non sarebbe di per se' illogico.

Dipende da cosa si chiede e perche'.

Sul nucleare non saprei cosa pensare. Vivo in un paese che ne fa largo uso e vende (proprio all'Italia) l'energia prodotta.
Accanto al nucleare pero' c'e' molto altro.
Allora il problema non e' il nucleare in se, ma capire perche' in Italia non ci sia la sensibilita' per pensare a questo "altro".
Se mi dicono che non ci si puo' permettere di pensare ad "altro" perche' manca una dorsale autosufficiente che solo il nucleare puo' fornire allora rispondo - chiedendo - dei fatti ed un piano:
- ora siamo messi cosi',
- con il nucleare potremmo fare questo, questo e quest'altro ancora ed in questi tempi.

Se la maggioranza del popolo votante si convince allora - si chiama democrazia - si va avanti.

Questa modalita' - da esterno - mi pare illogica:
- il governo ha deciso da solo,
- al popolo si chiedera' di abrogare...

E gia' che ci siamo la sterile opposizione e' gia' diventata l'opposizione del no a tutto e su tutto quello che fa il governo in carica.

Peggio di Mourinho...

Enjoy,
JJ

Rampo ha detto...

Eh JJ il dubbio e' proprio sul ricambio generazionale, sul progresso etc. A me piacerebbe che in sede di campagna elettorale si avesse il coraggio di mettere in programma queste apparenti distorsioni: ci sarebbe una approvazione a priori. Detto che del nucleare di e' parlato, non gia' del finanziamento ai partiti in passato. Boh. I rappresentanti della volonta' popolare in teoria sono loro (anche se il maggioritario sottra molto a questa logica) e possono agire senza vincolo di mandato. Vero. Pero' per me NON e' democrazia fare quello che vuole la maggioranza. E' un regime della matematica.

Anonimo ha detto...

senza pronunciarmi sul merito del nucleare 2 osservazioni:
1) 20 anni sono tanti, ma non sono dal punto di vista generazionale (quindi in modo indiretto, dal punto di vista dell'opinione/morale popolare), ma anche da un punto di vista tecnologico. sembra una sciocchezza ma il mondo di circa 20 anni fa (fine anni 80) era un mondo completamente diverso (niente cellulari, niente internet, niente pc per le masse, tv satellitare, digitale terrestre, schermi + larghi che profondi, berlusconi politico, Emperor e invece un sacco di paninari, socialisti o presunti tali, la dc, berlusconi solo imprenditore, dc, pc, Duran Duran).
Anche senza cambiare i valori un argomento come il nucleare è intrinsecamente soggetto a rivisitazioni legate alla tecnologia.
2) l'hai detto, di nucleare si è parlato già in campagna elettorale, quindi chi l'ha votato sapeva (o avrebbe dovuto sapere). su quella che è poi la posizione in scaletta delle verie idee eletorali non c'è chiarezza, ma se non fosse arrivato adesso il dibattito, ma fra 3 anni non sarebbe cambiato nulla.

sull'aborto...qui il cambio dei costumi un certo valore ce l'ha...cmq valgono anche le stesse osservazioni di prima, anche se la prima perde di significato, se non per il fatto che quando vedi un'ecografia a 1 mese vedi veramente un altro mondo (per me inimmaginabile prima). Non sono antiabortista, ma quando mi è successo ho capito il senso di quello che dicevano gli abortisti e sono riuscito a mettermi nei loro panni. Cmq non si parla di rendere illegale l'aborto, solo di renderlo + "difficile".

il finanziamento ai partiti è stato completamente diverso: l'hanno reistituito istantaneamente con solo un cappello diverso. quella è stata una truffa, senza argomentazioni a contorno.

una osservazione sulla tua osservazione: per me fare quello che decide la maggioranza è sostanzialmente democrazia, anche se non è concertato con le minoranze. del resto la concertazione è un'immensa sfumatura di grigio in cui tutti possono pensare di aver ragione e da cui si può non uscire mai, quindi difficilmente può essere un obbligo.
poi, chiaramente, ci sono democrazie gestite meglio e altre gestite peggio, fra cui anche quelle che portano a "dividere le strade".
mi piacerebbe sapere, secondo te, come si esce dal problema del "regime della matematica"...magari in un post ad hoc, perchè è materia spinosa e pipposamente divertente...

Rampo ha detto...

Aggiungo, oltre al post mordi e fuggi, che il progresso tecnologico non in tutti i campi tiene il passo di elettronica e informatica. Voliamo sugli stessi aerei di vent'anni fa o ci muoviamo sugli stessi pullman. Non mi sembra nemmeno che in macchina e in moto si muoia di meno. Piu' o meno, per esempio. A spanne, non sono ingegnere nucleare, ma non mi sento abbastanza piu' fiducioso nei confronti di tubi e di valvole e di sistemi antiincendio per rimettere in discussione la pericolosita' degli impianti. Sono io che sono rimasto indietro?

Anonimo ha detto...

beh, dai, in macchina non si muore di meno, ma da qui a dire che non c'è stato progresso tecnologico...prestazioni, consumi, abs (e l'altro, quello in partenza, di cui non ricordo mai il nome), servosterzo, airbag.

certo se dai in mano indiscriminatamente a tutti uno strumento più potente e proporzionalmente più sicuro, lo si userà in modo più audace e proporzionalmente più peicoloso...e i conti, circa, tornano.

....e voliamo su aerei di 20 anni fa perchè rinnovare il parco aerei costa un botto, ma i nuovi non sono come i vecchi...poi magari sono troppo costosi e non attecchiscono, però dai....

che poi per andare al risparmio si facciano cose peggiori di un tempo, è un discorso differente, da affrontare in modo differente. no?