
Eccoci, ci risiamo. Il buon PDE, geniaccio della stramalora nei giochi strategici, mi ha ributtato nel trip di Magic The Gathering.
E' un mondo parallelo. Come spesso lo sono quelli dei giochi di ruolo, dei giochi di strategia etc etc. Roba da nerds? Si'. Roba da nerds. :)
Ma con tutto l'affetto per la categoria, di cui ahime' spesso faccio senz'altro parte.
Un mondo in cui si comprano e si rivendono carte dei propri colori (che sono 5 in tutto), in cui ci si trova per fare tornei serali, in cui si alimenta in migliaia un mercato probabilmente sotterraneo e milionario. Tant'e'.
Cosi' sgranando mana mi sono ricordato qualcosa del giochino. Che giochino non e', poi. Anzi. E' complesso. E si gonfia della sua complessita' serie di carte dopo serie di carte.
Come si fa a spiegare Magic a chi non lo conosce con poche frasi, mi stavo chiedendo?
Sostanzialmente con il proprio mazzo di carte, contro l'avversario con il suo mazzo di carte, in cui devono essere presenti un numero di carte intorno alle 60 (anche qui, si deve trovare liberamente un equilibrio tra le probabilita' di pescare i mastodonti, avere terre, strutturare combinazioni di gioco), si devono azzerare i venti punti vita degli altri giocatori prima che vengano azzerati i propri. A suon di combattimenti, lanci di incantesimi, stregonerie, ecc tutto in funzione di cio' che si ha pescato, dal proprio mazzo e della disponibilita' di terre (guarda il caso...) che significano energia potenziale a disposizione.
Cosi' a 5 euro sulla baia elettronica ho comprato il mio primo mazzo blu. Ne avevo uno bianco e nero, che credevo forte (mi sono ricreduto ieri sera) e uno rosso e verde che era della moglie. Tant'e'. Cambia tutto.
Cambiera' anche il mio modo di giocare a Magic.